Socrate è stato condannato in modo ingiusto, accusato con prove false e pretestuose. Condannato a morte dallo Stato. Il giorno prima che la condanna fosse eseguita, i suoi discepoli gli avevano organizzato la fuga dal carcere per salvargli la vita. Socrate, con molta dolcezza, rifiutò fermamente per offrire loro l'ultima lezione: il rispetto delle leggi. A costo della sua vita. Anche se quelle leggi erano state ingiuste con lui.
Credo che Socrate possa essere l'esempio della missione educativa che ciascun professore dovrebbe avere.
Oggi però, nella scuola in cui insegno (liceo scientifico), sono stato testimone di come alcuni insegnanti abbiano proprio raggiunto il fondo.
All'interno della scuola insultavano e offendevano con volgarità e puerilità il presidente del consiglio apostrofandolo "nano malefico" e con altre espressioni della medesima volgarità.
Mi è tornato in mente Socrate ed ho provato profonda tristezza.
La scuola ha bisogno di radicali trasformazioni. La prima riguarda senz'altro il corpo docente ed il suo basso livello culturale ed etico. Credo proprio che la causa principale del declino della scuola pubblica sia da attribuire agli insegnanti ed alla loro autoreferenzialità. Ho visto giovani entrare nella scuola superiore con valori, regole, buona educazione ed uscirne completamente peggiorati.
Ciò che accade in questi giorni intorno alla scuola è davvero desolante. I soliti sinistrorsi che abbaiano alla luna, ma troppo spesso mordono e feriscono, presi solo da una irrefrenabile rabbia irrazionale o più semplicemente da una atavica indolenza verso il dovere.
Assisteremo alla violenza di coloro che vorranno impedire con la forza a milioni di seri studenti di studiare e crescere. Spero solo che il Presidente del Consiglio impedisca, anche con la forza se necessario, ogni abuso da parte di vuole occupare spazi pubblici.
Per il resto, legittima ogni manifestazione ed ogni protesta. Ma caso mai sarebbe anche interessante capire perchè si scende in piazza.
29 commenti:
le riporto una lettera di un insegnante comparsa su studenti.it
"Sono una prof di lettere di un Liceo in provincia di Bologna. Ho 33 anni di insegnamento alle spalle; ho fatto il ’68, ma non sono una vecchia rincitrullita, né una che vive per la scuola e fuori dal tempo. Sono, cioè, una delle tante che può parlare a buon diritto di istruzione e rinnovamento dei programmi! Voi studenti vi battete per il diritto allo studio, ma allora perché non studiate???
Pensate che il diritto allo studio significhi semplicemente avere scuole facili, che garantiscono la promozione, aperte a tutti e gratis e non presupponga anche precisi e noiosissimi doveri?
Ciò che voglio dire è che mi sembra abbiate ormai da un bel po’ di annetti voluto strumentalizzare ogni iniziativa presa dai vari ministeri succeduti nel tempo: sia di sinistra che di destra…Aprioristicamente, ciecamente…facendovi manipolare dai sindacati che se nel ‘68 erano forti e giusti, ora non sono più niente, né forti, né tanto meno giusti e soprattutto non rappresentano più nessuno se non se stessi. Possibile che non sia esistito e continui a non esistere un governo che ne faccia mai una di giusta per la scuola?!
“Evviva”.
Evviva la normativa Gelmini (non è una riforma) che cerca di recuperare l’educazione e la cultura. Cultura: parola misteriosa che forse ha a che fare col nostro “didietro”. Voi studenti di oggi, la generalizzazione è d’obbligo, non sapete nemmeno cosa significhi studiare e impegnarsi: avete la promozione garantita da questa falsa democrazia che crede che dare tutto a tutti sia giusto, invece che profondamente sbagliato e diseducativo. Il diploma è di chi se lo merita. Di chi… aiutato, sostenuto, seguito dai proff e dall’istituzione scolastica che mette al suo servizio insegnanti di sostegno, corsi di recupero, di potenziamento, sportelli di ascolto, psicologi, libri gratuiti, sovvenzioni alle famiglie bisognose…di chi, dicevo, fa il proprio dovere applicandosi e non snobando tutto e tutti e va a scuola solo per socializzare.
Evviva i grembiuli alle elementari: non sono una forma di coercizione ridicola e superata dai tempi (sarebbe davvero un mezzo stupido!) ma un piccolo simbolo di riconoscimento, che stimola il senso di appartenenza a un gruppo, adottata in tutto il mondo, proprio come le divise delle nostre squadre di calcio. Ve li vedreste voi i giocatori del Milan indossare chi una maglia azzurra, chi una verde, chi una a strisce gialle??? Vogliamo manifestare anche per il loro colore???
Evviva il voto in condotta per evitare che continuiate ad essere veramente molto maleducati (parolacce a voce alta, spintoni ai proff per i corridoi, bestemmie e rispostacce a muso duro, gomme masticate fino a mostrare gli esofagi, solo per citare gli esempi più frequenti).
Evviva il maestro unico perché lo abbiamo avuto per cinquant’anni e non per questo siamo cresciuti scemi o frustrati.
Evviva il blocco ai caroselli dei libri di testo che cambiano ogni anno solo per far guadagnare gli editori e far spendere le famiglie.
Evviva una scuola in cui un prof possa sentirsi di nuovo “qualcuno” e non uno “stro***” o, se gli va bene, un idiota incompetente.
Evviva una società in cui le mamme ricomincino a sgridare i figli perché hanno preso un brutto voto, invece che correre dai presidi a lamentarsi degli insegnanti. Voi siete persone che valgono e con un carattere ben definito, non esserini fragili, bisognosi sempre di essere protetti e giustificati: smettete di fare i piagnoni e assumetevi le responsabilità che finora avete demandato ad altri. Cominciate a pensare che se prendete 4 è colpa solo vostra, rimboccatevi le maniche e mettetevi a studiare.
Detto tra parentesi io sono una prof molto amata e stimata, perciò al di sopra di ogni sospetto. Un saluto e un incoraggiamento a trovare davvero la vostra strada, ma quella giusta!"
I.R.
link:http://www.studenti.it/superiori/scuola/lettera_prof.php
valerio 5°F
La destra sta a Socrate come il Diavolo all'acqua santa!
A prescindere che condivido profondamente larga parte della legge Gelmini ( e anzi era anche ora che qualcuno facesse quello che va fatto ) sono preoccupato per i tagli, che dovrebbero colpire solo gli sprechi e invece inciderenno anche sulle migliori università.
Incollo parte della e-mail inviata a studenti e docenti per conto del Rettore dell'Università di Padova.
"Sinteticamente si indicano qui le principali linee di intervento di tali provvedimenti di legge ed i
loro effetti negativi per il nostro sistema universitario:
- La trasformazione in Fondazioni delle Università determina la privatizzazione degli
Atenei, con la conseguenza di privare il Paese della risorsa rappresentata da una rete di
università pubbliche;
- La riduzione del Fondo per il Finanziamento Ordinario con tagli ai finanziamenti per gli
Atenei di oltre 400 milioni di euro all’anno e la riduzione del turn over con assunzione di
personale docente e tecnico-amministrativo solo nella misura del 20% delle cessazioni
dell’anno precedente avranno le gravissime conseguenze di rendere impossibile il
funzionamento degli Atenei, di rendere ancor più difficile la competitività internazionale
delle nostre Università, di impedire il ricambio dei giovani, perdendo un preziosissimo
capitale umano e accelerando la “fuga dei cervelli” dal nostro Paese.
Il Senato Accademico dell’Università di Padova è consapevole della situazione di difficoltà
dell’economia e della finanza pubblica del Paese. Tuttavia, ribadendo il giudizio fortemente
negativo già espresso, ritiene grave ed irresponsabile una politica che proceda attraverso
riduzioni così massicce dei finanziamenti per le Università pubbliche al solo scopo di “fare
cassa” a spese dei loro bilanci.
Per di più, una politica di tagli indiscriminati penalizza doppiamente proprio gli Atenei che
hanno un rapporto virtuoso tra spese fisse e FFO, e non avvia quella politica, oggi invece
necessaria, di riqualificazione della spesa.
L’Università di Padova non può accettare in alcun modo che il Paese rinunci alla formazione
superiore del proprio capitale umano e che si affossi il sistema universitario – anche con
l’inaccettabile proposta di trasformazione delle Università in Fondazioni private – così
abdicando ad un suo fondamentale dovere e ledendo una volta di più il principio,
costituzionalmente sancito, dell’autonomia universitaria. Non è più possibile che si generalizzi
la situazione dell’intero sistema universitario italiano evitando di distinguere gli Atenei che si
sono comportati in modo corretto in questi ultimi anni e gli Atenei che hanno invece dimostrato
di gestire in modo disinvolto i loro bilanci. L’Università di Padova, che ha il bilancio
perfettamente a posto, è ai primissimi posti nel ranking nazionale e ha investito massicciamente
nella ricerca e nella formazione di giovani ricercatori, promuoverà pertanto nel prossimo
periodo una vasta campagna informativa per illustrare all’opinione pubblica le motivazioni della
propria posizione contraria ai provvedimenti governativi."
Andrea Romanelli
Come sempre grazie ANDREA,Con equilibrio,senza faziosità ci ha fatto capire meglio come sta andando l'ITALia,l'università di PADOVA ,dopo aver letto il tuo spot,ho fatto una ricerca e ho scoperto che è una università prestigiosa,in tutti campi in particolare per le facoltà scientifiche.Se una università di tale prestigio si proccupa dei tagli ecc ecc c'è veramente di che proccuparsi.BENE la lettera di una professoressa,riportata da valerio credo,è molto triste.Un insegnante degno di questo nome,non può aspettare il decreto Gelmini per risentirsi(QUACUNO),un insegnante vero sa sempre creare un rapporto con i propi alunni,i ragazzi sanno capire,anche i peggiori,loro malgrado,riconoscono i PROF VERI.APPRVO il 5 in condotta ,approvo i grembiuli,non approvo il maestro unico,ma non approvo i tagli,non approvo le clssi per extracomunitari,una volta si chiamavano classi differenziali,ed erano destinate per la maggior parte ai figli dei MERIDIONALI ...Come vedete la storia si ripete ,non si impara mai niente. CIAO ANDREA
non penso k la professoressa parlasse in prima persona x il fatto del rispetto ai professori..
ma in generale,è vero che noi alunni abbiamo preso QUASI SEMPRE la scuola sotto gamba,con la certezza di passare(se sono passato x 5 anni portandomi sempre un debito ne è la dimostrazione)...
Ci vuole rigidità,ci vogliono regole,ci vuole tutto ciò che è stato perduto in questi anni...
Ogni anno al da vinci si è fatta la famosa OCCUPAZIONE....occupare x cosa???così,xk tnt c'era la possibilità di farlo,c'eravamo noi MASSA che appoggiavamo l'idea di saltare una settimana di scuola...che poi s'è kiamata occupazione,autogestione,settimana alternativa,settimana formativa...tutti nomi x indicare la voglia degli studenti pari a 0!
allora benvengano le regole,e benvenga il diritto ma soprattutto il DOVERE all'impegno,che è diminuito sempre d più in questi 20 anni!
valerio rabuffo
Io trovo che la legge Gelmini risponda adeguatamente, e per alcuni punti in maniera eccellente, alle esigenze della scuola di oggi, tanto quanto il 68' fu la risposta adeguata ai deficit di allora.
Inclusa l'introduzione di classi d'inserimento per chi non conosce bene la nostra lingua. Altrimenti, tenendo questi bambini insieme agli altri, le possibili soluzioni sono due: che la classe si adatti al bimbo, restando paralizzata ad un ritmo troppo lento o al contrario che il bimbo si adatti al resto della classe, non riuscendoci. In una situazione simile di evidente squilibrio è un'impresa svantaggiosa per entrambi anche una soluzione intermedia. Differenziando le classi si risponde adeguatamente alle esigenze alle esigenze di tutti. Non credo sia questa discriminazione razziale, anche perchè ogni anno essi possono dimostrare, entro dicembre, di aver acquisito i requisiti minimi di padronanza della lingua e introdursi nelle classi tradizionali.Negli USA, terra di immigrati, ci sono diverse classi corrispondenti ai diversi livelli di padronanza della lingua inglese.
Quando ci sono problemi economici è normale che si devono effettuare tagli ma è ovvio che questi non devono riguardare le migliori università! Invece di fare un'università per quartiere se ne facciano di meno ma fatte come si deve. Tagliare indiscriminatamente e senza risolvere i problemi strutturali legati agli sprechi è stupido.
Riguardo al maestro unico ci sono esperti (psicologi dello sviluppo, pedagogisti, psicopedagoghi, etc)favorevoli ed altri contrari. Io non ho ancora una posizione in merito e penso dovrebbe essere deciso con cautela e a seguito di un dibattito approfondito. Oggi a scuola ci sono tre insegnanti per ogni due classi, va benissimo di toglierne uno (non assumendone di nuovi dopo i pensionamenti), pagare meglio gli altri due e introdurre con un premio la meritocrazia, ma se da un serio dibattito emergesse che più maestri sono meglio di uno allora basterebbe,dopo i tagli, semplicemente farli muovere gli insegnanti durante le loro ore di servizio, piuttosto che tenerli fermi ognuno nella stessa classe (in sintesi invece che tre per due, tre maestri/e per tre classi).
PS= Grazie, contraccambio i saluti e aspetto che Valerio diventi gay come annunciato.
Andrea R
Sancte Socrate, ora pro nobis...mi appartiene un certo idealismo pertanto rispetto le leggi naturali e le umane se eticamente valide, se non le trovo giuste non le approvo, anche se ho capito a 15annni che la vita è un compromesso. Riguardo alle leggi divine osservo i dieci comandamenti da prima di leggerli. E li coniugai al femminile. Quindi ho il diritto di essere libera, oltre a sentirmi tale da prima di nascere, e il dovere di provare a fare e dire qualcosa per chi non si sente tale o si sente più debole o, di fatto, lo è. La scuola è un luogo di detenzione, come l'ospedale e il carcere. Se ciò che conta sono i soldi, e si se deve tagliare, come si deve, guarda caso però paga la cultura, la salute e la giustizia (meglio dire "giustezza"). Questo vale, come sottoprincipio, solo per il "pubblico": le scuole private non chiudono, le cliniche di lusso neanche e chi può, in galera si fa portare anche aragosta e champagne, viene concesso. Non sono nè insegnante nè pedagogista nè scienziata quindi non ho titoli per dire con sicurezza sulla "riforma" ma il grave è che un avvocato, come la Gelmini, che deve fare un decreto "urgentissimo", non si interroghi e non chieda ai tecnici ed anche ai genitori ed ai docenti, all'interno di un dibattito ampio, visto che si tratta di BAMBINI. Per le Università : gli studenti, i professori, i rettori stanno già lavorando e sanno cavarsela da soli, non credo siano stupidi e se c'è qualcuno che occupa tanto per questo fa parte del gioco , da sempre, la polizia stia dove serve, dove arriva in ritardo o mai. Purtroppo ora il gioco è più pesante. Alcune cose della "riforma" Gelmini sono da prendere in considerazione anche secondo il mio parere, ma per la Scuola Primaria , la più interessata, ci sono punti dolenti. A parte il grembiule, di cui non capisco il ritorno, il maestro unico da solo non regge, due o tre maestri non so, per dubitare mi basta sapere che il ministro vuole "meno insegnanti e meglio pagati",io aggiungerei anche più bravi e, prima, lo slogan lo applicherei ai parlamentari e ai ministri pagandoli meno, ovviamente.Anche questo è urgente, tanto sentito da sembrare banale, facilmente appllicabile, mezza giornata di lavoro parlamentare, e si taglierebbe un bella fetta di spesa pubblica. Oltre a rimediare un'autoappropriazione indebita. Torniamo a scuola, discorso delle classi differenziate, il paragone con gli USA non vale e non vale neanche il perenne ansioso rincorrere gli standards europei. Negli USA, a parte i nativi, gli indiani ora nelle riserve, gli americani SONO multitetnici, che poi ci siano i quartieri, i ghetti, i "territori" è storia americana. Dall'America si continua ad importare il peggio ed esportare il meglio anche se ora, con il globale sono possibili solo esempi e/o paragoni, e ciò vale anche per tutti gli altri Paesi europeri e non.In Italia, tra l'altro, abbiamo ancora paura, o timore dello straniero. Neanch'io penso al razzismo ma piuttosto ad una abitudine alla convivenza non ancora raggiunta, si può chiamare inciviltà. Le classi dfferenziate non servirebbero, e poi in queste chi insegnerà e in che lingua?Verrebbero dei docenti di madre lingua o ci sono degli immigrati clandestini da mettere in regola, con questi requisiti? Non si può usare a scuola la la lingua italiana minore, che facciamo? Sarebbe più logico che facessero doppia lingua, quindi?A me risulta che la lingua del luogo la si impara parlandola stando con gli altri e separare a scuola è beh, perlomeno strano. E per i bambini disabili? In classe stanno con gli altri(disabili per sindrome di down e autismo) e c'è l'insegnante di sostegno, i disabili stranieri con chi starebbero? e per le classi da "abbattere" per mancanza numerica (altro che razzismo) come andrebbero nelle scuole più vicino casa? Il ministro scrive al riguardo"...agli enti locali l'onere per ridurre al minimo il disagio per gli utenti.Gli utenti sono BAMBINI e non deve essere loro ridotto IL disagio, non dovrebbero avere altri disagi! parlo di "altri" perchè i ricchi non vivono in paesini sperduti assieme ai figli o se lo fanno hanno gli educatori privati, gli istitutori.Inoltre mi chiedo,si chiedono i giovani soprattutto, chi ha studiato e si sta formando per insegnare o coloro in esubero e bravi, anche giovani, che faranno? Mi fermo mi sono dilungata , certo che non è il '68Andrea, magari! Io non l'ho vissuto ma è passato ed era tutta un'altra storia e un'altra epoca; dov'è il domani che non hanno i giovani? il mio lo vedo, ogni giorno, e da tempo nei miei progetti inserisco anche loro
e persone di ogni età ma... sentire dire dai ragazzi, fosse anche una minoranza, ancora studenti:"non posso pensare al mio domani, non c'è" è di una tristezza! E quando non c'è entusiamo in loro a che serve fare i conti e "studiare gli obiettivi da raggiungere entro il..2022:I sopravvissuti di Fleisher, un film assolutamente del'73 assolutamnte da rivedere...Lo conoscesse la Gelmini il paradosso di Socrate!
Ciao a tutti
Nina
Ma ci sei mai entrata in una scuola?
Andrea R.
Ma sei sicura di esserti informata bene sul decreto?
Andrea R.
(*legge, sorry!)
Prima si regalano i soldi all'alitalia e poi si taglia la scuola... Ma i soldi da qualche parte dovevano prenderli :D
E' bello poi sapere che il nano malefico stia facendo ciò che tra le tante cose si era preposto di fare: risolvere il problema occupazione. Beh come risolvero se non licenziando 1/3 dei professori? Buah.. sono disorientato.
Io domani scenderò in piazza ancora, Perchè i problemi economici nati dall'inettitudine della classe governativa non devono essere risolti tagliando le gambe già mozzate più volte dei dipendenti pubblici.
Red Joy
Ben tornato RED JOY ,continua a parlare,agire e scrivere.
Ehm... veramente lo stipendio dei dipendenti pubblici sarà innalzato...
Con queste argomentazioni da bar scendete in piazza?
God save the Queen...
Andrea R.
Non ho fatto alcun riferimento agli stipendi caro Andrea. Ho semplicemente detto che grossomodo 1/3 dei maestri di scuola dovranno essere licenziati causa maestro unico. Inoltre le classi di licei e scuole medie saranno composte da più alunni e ciò comporterà una diminuzione del numero di classi necessarie per contenerli, dunque meno professori richiesti. Non ci vedo nulla di difficile da capire.
Che poi gli stipendi dei dipendenti pubblici aumenteranno è tutto da vedere, dato che queste promesse sono in aria da almeno 15 anni e sulle buste paga non è cambiata una virgola.
Poi ci tenevo a chiedere al prof Rubino con quale faccia possa criticare i suoi colleghi che "apostrofano" il presidente del consiglio dopo aver dato sfoggio al meglio della sua immaginazione in fatto di insulti verso i colleghi dell'onorevole nano....
Red Joy
Avevi scritto "tagliando le gambe già mozzate più volte dei dipendenti pubblici", che invece saranno rinforzate.
Io credo che ci si dovrebbe informare sugli attuali bilanci di scuole e università prima di giudicare la legge Gelmini. La Gelmini ha perfettamente ragione quando dice che siamo di fronte a un'altra Alitalia, con personale e strutture in esubero nonostante i sempre più consistenti debiti.
Periodicamente si risente il confronto tra il nostro ed altri stati riguardo alla retribuzione dei docenti per rimarcare che i nostri sono pagati di meno. Ebbene negli stati dove i docenti sono pagati meglio c'è il maestro unico e un rapporto di più studenti per ogni insegnante.
Comunque sia non si trascuri che al di là della scomoda questione dei tagli, la legge porta ottime soluzioni a problemi di cui per anni tutti si sono lamentati ma che nei fatti sono stati quasi o completamente tralasciati dai precedenti governi.
Riguardo alle università, faccenda più complessa ed importante perchè tocca anche la competitività e il prestigio verso il resto del mondo, nonché il diritto allo studio,
aspetto di vedere il prodotto finito prima di giudicare, visto che non è stato deciso ancora nulla.
Andrea R.
Andrea, peccato...non avevo capito niente di te...peccato veramente.Nel resto d'EUROPA la scuola è organizzata in modo completamente diverso da noi,il tempo pieno non è una scelta ,ma un obbligo,quindi non si può parlare ASSOLUTAMENTE DI MAESTRO UNICO.Con la legge GELMINI,perderanno posto migliaia di insegnanti,la scuola elementare funziona benissimo da noi.CI sono ,da tempo :laboratori,linguistici,piccoli laboratori di informatica,di musica ecc,è troppo lungo spiegare tutto,spiegare che le ore di scuola saranno ridotte a 24 e che cosa comporterrà tutto ciò,non ne parliamo della ricerca,e delle classi per BAMBINI STRANIERI.NINA HA MESSO BENE A FUOCO TUTTO,ti chiedo quello che tu hai chiesto a lei:"SEI MAI STATO IN UNA CLASSE"?Ti sei chiesto come mai :RETTORI,PRESIDI DOCENTI RICERCATORI siano scesi in piazza?Nulla a che vedere con il 68.Tu aspetti la riforma dell'università e se non ti piace cosa fai vai dalla GELMINIe lei con tutto il suo governo ti ascolterà e modificherà la legge?AUGURI
Dalla scuola sono uscito poco fa ed è uno sfacelo vergognoso e per fortuna che la Gelmini è intervenuta, così come era vergognoso e sotto gli occhi di tutti che i libri di testo cambiavano solo qualche paginetta ogni anno (se non solo della copertina) ma tutti dovevano ricomprarli, tutto spudoratamente tralasciato dai Governi.
Nel resto d'Europa è un dato di fatto che ogni docente ha più alunni che da noi.
Sulle Università ci sono quelle che gestiscono malissimo i propri bilanci e ogni hanno accumulano debiti e che nonostante tutto prevedevano nuove assunzioni. Poi ce ne sono troppe e questo lo vedo con i miei occhi.
Inbubbiamente si deve intervenire e per una questione di buon senso prima di giudicare aspetto di vedere come si iterverrà.
Andrea R.
PS:
Il maestro unico nel resto d'Europa è una prassi. Chi vuole si informi.
PS 2:
Dati OCSE:
L'Italia spende molto e ben al di sopra della media europea se si ha riguardo alla spesa per studente: la più alta d'Europa.
Il rapporto studenti-docenti è tra i più bassi d'Europa ( 9,5 studenti per docente in Italia, 12 la media europea); il numero di ore di insegnamento annuo per docente è nettamente inferiore alla media europea.
Lo stipendio medio di un'insegnante di scuola superiore in Italia è di 33.000 dollari, contro la media europea di 44.000.
PS 3:
A fronte di tutti i rettori , presidi, docenti, insegnanti , studenti in piazza c'è un'altra "piazza" che ha scelto di restare a casa (me incluso,e non senza la seccatura del non essere li in mezzo a DIVERTIRMI)
che vuole una scuola riqualificata, rimessa in ordine, meritocratica e con personale pagato come dovuto.
Andrea R.
Con questo decreto si va a distruggere quel poco di buono che avevamo ancora nelle scuole italiane. Condivido soltanto due punti del decreto : il ritorno al voto (e non più quindi l'uso del giudizio nelle scuole medie) e i libri che saranno aggiornati ogni 5 anni e non ogni anno, costringendo gli alunni a comprare libri cambiati solo di una pagina. Per il resto non condivido assolutamente. Si trasformeranno le Università in Fondazioni private. Queste Fondazioni saranno aperte a beneficenze da parte di industriali benefattori (scusate la ripetizione). Il problema è trovare questi industriali che faranno beneficenza. Non credo ce ne siano molti...Ah no vero! Abbiamo il nostro Silvio, che è sceso in campo solo per noi...che cara persona! Allora finanzierà lui le università se ci vuole davvero così bene. Con questo decreto verranno toccate anche le scuole infantili, una delle poche cose buone che l'Italia aveva, invidiate anche all'estero. Poi mi viene da ridere e piangere quando sento "le nostre università non sono nelle migliori del mondo". Con questo non vuol dire che dobbiamo copiare l'America dove ci sono queste fondazioni. Bisogna fare leggi e decreti che si confacciano al paese e non imitando gli altri paesi. Mi viene anche da ridere quando sento la Gelmini che dice che la scuola ora è di chi vuole studiare e che si mette l'alunno al centro. Io non vedo tutti questi punti così a favore dello studio...Magari non saprò leggere...E rido anche quando sento il carissimo benefattore Silvio che dice che gli alunni scesi in piazza sono strumento della sinistra. Sì, proprio vero. Sono sceso in piazza a manifestare e ora la sinistra mi ricompenserà a dovere...Quel nano malefico sta prendendo per idioti gli studenti, ci sta prendendo in giro! Per rispondere ad Andrea : io sono andato a manifestare ma non sono andato per DIVERTIRMI! Ormai non c'è più democrazia, il governo va avanti senza guardare in faccia a nessuno. Bisogna prendere decisioni drastiche!
Parliamoci chiaro:molti punti della legge Gelmini sono giusti, obbligatori se si vogliono risolvere problemi di tipo economico..I tagli?Se ci sono problemi di soldi si devono fare, ma si devono fare bene.Non ha senso protestare per i tagli se essi sono NECESSARI, ha senso protestare se i tagli vengono fatti male.
Il voto in condotta che fa media?Giustissimo, ormai non aveva proprio nessun significato quel voto in condotta che veniva messo in pagella senza avere peso nella valutazione.
Il maestro unico?Sinceramente su questo punto non so come esprimermi.L'unica cosa che ho da dire a sfavore di questo progetto ormai approvato è che secondo me per risollevare l'economia creare una massa di disoccupati, quali i maestri che verranno eliminati, non giovi alla ripresa economica.Che però ci siano casi di maestri incompetenti, inutili sono d'accordo.Il maestro unico potrebbe essere una soluzione ma a mio parere bisognerebbe avanzare questo progetto in modo graduale, magari evitando di formare nuovi maestri e permettendo a quelli che già ci sono di continuare a compiere il loro lavoro in modo da non creare situazioni di disoccupazione.Non so però bene come si potrebbe fare...
Un'altra cosa che vorrei dire a sfavore di quegli insegnanti delle elementari che hanno manifestato e che hanno giustificato la loro manifestazione dicendo che "è per il bene di noi insegnanti e SOPRATTUTTO dei bambini" è che non apprezzo la loro ipocrisia;il loro protestare non è per i bambini, è per il loro posto di lavoro, non ha senso mascherare i propri interessi sotto falsi propositi...
FDG
PDG,gli insegnanti che scioperavano lo facevono perloro forse,ma solo le maestre precarie,non certo le maestre di ruolo che non perdono nessun posto,erano moltissime !!!La scuola materna ed elementare FUNZIONA,i maestri creano un profondo legame con i bambini,nella scuola media continua anche se affievolito,nelle superiori è molto difficile un vero rapporto umano,nella didattica abbiamo prof di alto valore e persone indegne di insegnare(Tutti con stipendi di fame).PDG ,giustamente dubiti di certi maestri ,pensa unpo',più maestri garantiscono una pluralità di idee ,di metodi e di cultura,pensa un po' se per 5 anni ti capita un maestro incapace,ottuso e privo di vera cultura,o fazioso INTEGRALISTA,come recuperi più quei poveri bambini? ANDREA PENSA UN PO' SE IL MAESTRO UNICO(DA TE CALDEGGIATO;NELLA LEGGE GELMINI),maestro un po' tradizionalista ed un po'INTEGRALISTA,dovesse scorgere in qualche alunno atteggiamenti più o meno omossessuali (PRESUNTI O VERI),apriti cielo e povero alunno ,il modulo fino adesso attuato garantiva una plralità anche in questo senso.Ma la vera tragedia è che tutto il governo ha deciso senza un vero confronto parlamentare,c'è solo la maggioranza ,la sinistra non ha nessun potere in parlamento.MA I GIVANI COME LA STORIA CI INSEGNA CI SONO:PRIMAVERA DI PRAGA,PIAZZA TIEN HAMEN,I MONACI BIRMANI,I GIOVANI TIBETANI, I GIOVANI CILENI,I GIOVANI ARGENTINI E TANTI ALTRI GIOVANI NEL MONDO DI DESTRA O DI SINISTRA,PER MIRACOLO QUANDO SEMBRA CHE TUTTO SIA SQUALLIDO ED OMOLOGATO ,QUALINQUISTICO...LORO I GIOVANI RISORGONO ED INCOMINCIANO A CAPIRE CHE SONO PARTE ATTIVA DEL LORO DESTINO,QUESTA è LA FORZA DELLA GIOVENTù.QUESTO MOVIMENTO TRASVERSALE è UNA STUPENDA NOVITà,NUOVO AUTENTICO ,NULLA A CHE VEDERE CON LA PANTERA ECC,ASSOMIGLIA AL 68,MA NELLO STESSO TEMPO è MOLTO DIVERSO,è IL PRIMO MOVIMENTO DOPO IL 68 CHE HA UNA SUA FISIONOMIA PAARTICOLARE ED ORIGINALE .ANDREA QUESTI RAGAZZI FORSE SI DIVERTONO,MA HANNO LE IDEE CHIARE E PRENDONO SEMPRE DI PIù COSCIENZA DI ESSERE PERSONE E NON SOLO VELINE O SOLO PALESTRATI TIPO UOMINI DONNE CON LA DE FILIPPI.ANDREA GLI INSEGNANTI NON SI DIVERTONO,ANCHE PERCHè PER OGNI GIORNO DI SCIOPERO GLI VIENE TOLTO LA GIORNATA DALLO STIPENDIO(é LEGGE).FORZA RAGAZZI è UN MOMENTO STORICO.
PS CONDIVIDO CON ANDREA CHE MOLTE COSE NELLA SCUOLA E NELLA UNIVERSITà .NON FUNZIONANO IN MANIERA OTTIMALE,MA NON è QUESTA LEGGE CHE PUò RISOLVERE QUESTI PROBLEMI E NON è UN PARLAMENTO CHE NON SI CONFRONTA,CHE NON RIMETTE IN DISCUSSIONE UN DECRETO CONTESTATO DA BUONA PARTE DEGLI ITALIANI,UN PARLAMENTO CHE NON SI CONFRONTA,CHE FORTE DELLA SUA MAGGIORANZA IMPONE LE LEGGI IN MANIERA DITTATTORIALE e questo francamente fa paura,tutto è possibile a questo punto,sei molto intelligente,pensaci.
Non mettetemi in bocca parole e significati che non sono miei.
Io non ho posizione riguardo al maestro unico, come ho espresso credo nel secondo commento, ho parere favorevole a tagliare il personale e aumentare lo stipendio di chi rimane, adeguandoci ai tanto cantati (solo nei diritti) standards europei, nell'Europa dove, se ne prenda atto, è una prassi. Noi abbiamo un maestro e mezzo per classe, loro uno per classe pagato quanto uno e mezzo nostro.
Si dovrebbe prendere in considerazione l'ipotesi che forse la colpa non è di chi sta rimettendo le cose in ordine, ma di chi il disordine lo ha creato , anche illudendo migliaia di precari. Va nella giusta direzione in questo senso l'aver eliminati i SSIS definiti dal Ministro "scuole di illusioni", ed è ora sufficiente la laurea per insegnare.
Chiedo scusa di essermi forse spiegato male : non dico che tutti si stiani solo divertendo, ma indubbiamente la cosa, almeno per me , è gustosissima a prescindere e io non vado, anche se ne sono tentato, per principio. Certo la protesta è molto più sensata da parte di chi ci sta rimettendo i soldi , mentre tra la maggioranza di noi studenti, soprattutto scendendo di età, mi chiedo se non sia solo puro divertimento, niente scuola e qualche slogan inculcato.
PS: ma la chiamate integrazione un bimbo che sta in una classe senza capirci niente?
Andrea R.
Nel nazismo si cominciò separando i tedeschi dagli ebrei e dai non tedeschi nelle attività pubbliche e nella vita... Ma la Storia non ha insegnato niente a quanto pare...
Red Joy
Caspita ma è di moda allora...
Nel nazismo potevano, imparando la lingua, rientrare nelle classi tradizionali entro metà anno?
Si favoriva il vero integramento con classi focalizzate proprio in questo?
Andrea R.
Per Andrea R. Come fanno i bambini ad imparare la lingua italiana stando in classe con altri che parlano lingue totalmente diverse l'una dall'altra?!?! E' come se un italiano andasse in Inghilterra ad imparare l'Inglese e lo costringessero a vivere solo insieme a cinesi, giapponesi, africani, ecc. Quei bambini stando insieme a persone che parlano italiano impiegherebbero molto meno tempo! Ma poi riesci a renderti conto di quanto quei bambini possano sentirsi emarginati solo perchè parlano una lingua diversa?!Sono bambini di 6-7 anni cavolo, non degli adulti!!
Mariangela
Sulla prima domanda risponditi da sola.
Per l'esempio che hai dato non mi sembra che l'accostamento sia appropriato, e per ultimo non tutti i disagi sono dannosi sul lungo termine.
Andrea R.
Certo i disagi...sei troppo intelligente per non sapere che questi bambini nella loro vita di disagi ne hanno già avuti moltissimi.UNO o due bambini inseriti in una classe normale,imparano prestissimo l'italiano come?Il modulo prevede una rotazione di insegnanti,ogni insegnante ha a disposizione schede didattiche studiate specificamente per l'apprendimento della lingua da parte dei bambini stranieri,aiuti audiovisi fanno il resto.Normalmente (chi insegna lo sa)si usano metodi simili per aiutare bambini in difficoltà.Le difficoltà possono essere sia di tipo cognitivo,che fisico(non udenti,gravi disturbi alla vista e tanti altri)sia di tipo psicologico o ambientale,bambini caratteriali ecc L'insegnante di sostegno è presente per poche ORE SETTIMANALI ,tutto il lavoro viene fatto dagli insegnanti della classe e MOLTISSIMO dai bambini.Si sentono parte di un progetto e sono fieri di collaborare per aiutare i compagni in difficoltà,devo dire che anche i loro genitori sono ben disponibili all'aiuto.I bambini (CREDIMI),sono molto interessati ai loro compagni stranieri,agli usi e costumi di terre lontane.La lingua si insegna attraverso il gioco ,ilcibo,il disegno la musica,le recite e mille altre cose,i bambini apprendono velocissimi e si sentono parte integrante della classe e della nazione in cui vivono,aiutano i loro genitori( i bambini fanno molto prima).Si capisce che tutto ciò serve ad ottenere una buona integrazione ad allontanare emarginazione e delnquenza a vantaggio di tutti. FIRMATO INSEGNANTE ELEMENTRE ANDATA QUESTO ANNO IN PENSIONE.
Mariangela ha perfettamente ragione. Come fa un bambino non italiano a imparare l'italiano se sta in classe con altri che parlano la sua stessa lingua ? Per non parlare poi dell'emarginazione...
Allora:
in molti stati in Europa e in America le classi ponte esistono da molti anni. Ora, senza entrare nel merito (che dopotutto non mi sembra poi così difficile immaginare come facciano), in qualche modo faranno a insegnargliela la lingua!
Ho fatto tesoro della testimonianza della maestra, ma una sola testimonianza, di una sola persona, non è certo sufficiente a farmi cambiare idea.
Mi resta difficile immaginare che la classe non proceda quanto più lentamente, quanti più alunni che non sanno la lingua sono presenti.
Riguardo al disagio, secondo me non tutti i mali vengono per nuocere. Il desiderio di entrare nelle classi tipiche, sapendo la lingua e dunque con tutti i requisiti per essere VERAMENTE integrato, può essere un'ottima spinta ad apprendere l'italiano. Se il bambino risponde scoraggiandosi , allora è su quella risposta che si deve intervenire, anche in questo caso dunque con l'opportunità di farlo crescere. I regali certo non aiutano nell'aumentare il senso dell'autoefficacia. Sin da piccoli si deve insegnare loro a lottare, ad andare avanti fino in fondo e a godere poi di risultati veri, innescando così un circolo virtuoso di buona autostima e fiducia nelle proprie capacità, che porta a mettersi in gioco nella vita e a farlo con lo spirito giusto, e così di nuovo a vincere(anche da una sconfitta), confermando di nuovo l'idea positiva di sé, che porta di nuovo a mettersi in gioco. Innescare questo "ingranaggio" è molto più difficile se si è stati sempre imboccati con il cucchiaino.
Teniamo conto che comunque sia si tratta di classi specializzate proprio nel loro inserimento, che dunque consentiranno loro di avere materiale di studio che non deve tenere conto di bambini più preparati, e dunque a un livello sempre adeguatissimo alle loro capacità. Questo, salvo intervenire altre variabili, non può che produrre ottimi risultati a mio avviso.
Ora comunque le classi di inserimento ci saranno , stiamo a vedere in cosa consisteranno esattamente e i risultati che porteranno.
Andrea R.
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