30 gen 2009

VERGOGNA COMUNISTA

Sono morti e non lo sanno. Rigurgiti di comunismo vergognoso arrivano dal Brasile dove il presidente Lula con un atto di arroganza, prepotenza e violenza sputa in faccia a tutti gli italiani.
Lula è il presidente ultra comunista che si è impossessato del potere in Brasile da molti anni e sta letteralmente distruggendo il paese sotto il profilo morale, sociale ed economico. Ora vuole esportare la sua criminalità politica anche contro l'Italia dando ospitalità e, presto, asilo politico, ad un pluriassassino, ladro, rapinatore e delinquente che si chiama Battisti. Battisti è uno straccione di criminale che ha costruito la sua carriera sparando e uccidendo italiani innocenti. Tutti i gradi di giudizio italiani lo hanno condannato all'ergastolo. Le condanne sono state riconosciute legittime e valide dai tribunali europei. Ma per Lula, Battisti è un perseguitato politico, un povero ragazzo comunista che ha creduto nei suoi ideali e quindi non è giusto che paghi (qualche anno fa Lula ha immediatamento riconsegnato a Fidel Castro due ragazzi accusati di essere oppositori al regime comunista). Ha detto Lula che il popolo italiano dovrebbe imparare a perdonare invece di prendersela con questo povero ragazzo che ha ammazzato solo 5 persone e rapinato solo poche banche e negozi. Eppoi, ha aggiunto il Presidente comunista, l'Italia non è un paese autenticamente democratico. Dunque Lula protegge gli assassini italiani (sono 5 i terroristi) non concedendo l'estradizione e proteggendoli.
A onore del vero il farabbutto non è solo Lula il comunista ma anche la Francia di destra, quella comandata da Carla Bruni. Questa Francia ha protetto per molti anni Battisti, gli ha dato soldi a volontà e poi lo ha fatto scappare in Brasile pur di non consegnarlo all'Italia.
Ma la nota di cui più mi vergogno è la dichiarazione ultima di Silvio Berlusconi: "chiederemo al Brasile di consegnarci Battisti ma non faremo nulla per rovinare la splendida amicizia tra i nostri due paesi".
Quando...l'unica cosa che conta nella vita sono i soldi e i calciatori brasiliani del Milan!

25 gen 2009

OBAMA, DITTATORE NERO

Obama non è nero per la pelle, ma nera è la sua politica di morte e distruzione. Dopo 25 anni, come primo atto politico negli Stati Uniti, cancella una ottima legge di Reagan che limitava i finanziamenti alle associazioni che praticano l'aborto nel mondo per ridurne il numero di abitanti (si chiama politica per la pianificazione familiare). Un colpo di spugna e giù milioni di dollari per massacrare bambini innocenti. L'atto di Obama è un vero e proprio imperialismo culturale ed etico: lui ha voluto imporre a tutti i paesi del mondo, compresi quelli contrari all'aborto (la stragrande maggioranza nel mondo), la sua visione della vita: è degno di vivere solo il più forte! Ha calpestato culture millenarie (pensiamo al sud america), tutte le religioni del mondo pur di portare la morte ai bambini. Con questa decisione moriranno ogni anno alcuni milioni di bambini in più. Obama, ma lo sapevamo, ha iniziato a dare sfogo al suo odio razziale verso i deboli e gli indifesi, tra gli applausi di tante persone che hanno perso completamente il lume della ragione (e questa è la cosa più triste).

22 gen 2009

DIO E' GRANDE



Stojan Adasevic, noto medico abortista serbo, che in 26 anni ha praticato personalmente, stando ai suoi calcoli, da 48000 a 62000 aborti (riusciva a fare fino a 35 aborti al giorno lavorando anche 9 ore di fila in sala operatoria) è oggi uno dei massimi esponenti del diritto alla vita nel suo Paese.

La sua storia è incredibile:

Quando era un giovane studente universitario di medicina, un giorno sentì discutere alcuni ginecologi di un caso di interruzione di gravidanza non riuscita, da loro praticata molti anni prima. Riguardava una dentista di una clinica vicina all'università, che si era rivolta a quei ginecologi per eliminare il bambino che portava in grembo; ma il bimbo nacque lo stesso. Quel bambino "nato lo stesso" era proprio lui, Stojan Adasevic. Decise, convinto dalla scuola marxista che l'aborto altro non era che una procedura medica come le altre, di dedicarsi quasi esculsivamente ad operare donne che volevano interrompere la gravidanza.

Divenne un medico famoso per la quantità di aborti che riusciva a praticare. Ma una notte di 26 anni fa, fece uno strano sogno: vide un campo pieno di bambini e di giovani che giocavano e ridevano; avevano dai 4 ai 24 anni, e scappavano da lui. Quando riuscì ad afferrarne uno, questi gridò: "aiuto! un assassino! salvatemi da questo assassino!". A quel punto, sempre in sogno, gli apparve uno che si presentò cone san Tommaso d'Aquino (che Stojan, educato in scuole comuniste, non aveva mai sentito nominare) e gli rivelò essere quei bambini e quei giovani "quelli che tu hai ucciso quando praticavi gli aborti". Scosso, ma non abbastanza da desistere dalla sua attività di medico assassino, un giorno, operando un aborto, estrasse dall'utero di una donna i pezzi di un feto: "la mano si muoveva ancora, il cuore pulsava". La donna in questione iniziò ad avere abbondanti perdite di sangue, la sua vita era in pericolo e per la prima volta in vita sua Stojan, ateo convinto, si ritrovò a pregare: "Signore, salva questa donna, non me!".

Fu esaudito. E quello divenne il suo ultimo aborto. Da allora si è dedicato alla difesa della vita umana e ancora oggi tiene conferenze e incontri per mostrare a tutti la tragedia dell'aborto.

20 gen 2009

UOMINI LIBERI O MACCHINE?


Scoperto l'ormone che rende le donne infedeli
A parte che potrebbe anche essere che la presenza di alti tassi di estradiolo non rende le donne più infedeli ma solo... più bugiarde nel rispondere a un questionario, pensate davvero che una perché è "discreta" debba essre per forza infedele? Insomma: dubito che tutto dipenda dagli ormoni. Ma c'è di più: questo cercare di giustificare comportamenti sbagliati (eccome!) con la chimica non mi piace: noi valiamo di più delle molecole che ci compongono e che girano nel nostro corpo e l'errore esiste... per fortuna; altrimenti saremmo solo macchinette (e a qualcuno fa comodo dipingerci così).
Solo un favore. Continuiamo a chiamarlo col suo nome: errore!(Oltretutto mi sembra una lettura sessista della vicenda "tradimento": le donne tradiscono per colpa degli ormoni, gli uomini invece perché sono liberi e buoni... giudicate voi!).


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14 gen 2009

I BAMBINI DICONO SEMPRE LA VERITA'

(traduzione: "io gli faccio così all'aborto... e tu?)
Il titolo di giornale : "Cane azzanna un uomo" non fa notizia, a differenza di "uomo azzanna cane" che invece finisce in prima pagina. Pensate invece ad un mondo primordiale dove gli uomini aggrediscono tutti i bassotti e i levrieri che passano: lì fa scalpore la prima notizia e non la seconda. Ma sarebbe un mondo alla rovescia. E oggi è così: quarant'anni fa faceva notizia una donna che abortiva; oggi fa quasi scandalo una che non abortisce!
Si consenta anche di segnalare il disagio nato dal leggere la frase "terrà il figlio": un figlio non è un dente rotto che si può tenere o non tenere, come se fossero due scelte equivalenti... ma in realtà la società occidentale così le prospetta: vari psichiatri segnalano che la prima domanda che si sente fare la donna incinta, magari da un'amica che non si aspettava la gravidanza, è: "Che fai, lo tieni?". E questo non ci piace.
Così come non ci piace sentir parlare di "bambino con due teste" (vedi caso in Gran Bretagna), quando si tratta di due bambini distinti, con sistemi nervosi differenti, e dunque con una coscienza individuale ognuno dei due.
Insomma: lo stupore testimoniato dal farne un caso da quotidiano nazionale, di fronte a chi non elimina il figlio "diverso" (in questo caso "i" figli), la dice lunga sul clima che viviamo

OSSERVAZIONI SEMISERIE SULL'ATEISMO

Ho letto che una certa associazione denominata "associazione degli atei ed agnostici razionalisti" (o qualcosa del genere) ha tirato fuori molti soldi per fare pubblicità alle proprie idee atee. Hanno pagato perchè due autobus nella città di Genova portassero la scritta: "la cattiva notizia è che Dio non esiste, la buona notizia è che non ne hai bisogno".
Osservazioni semiserie:
1) userò la metafora di Gesù che raccomanda di non dare le perle ai porci. Dunque gli atei vogliono convincere noi tutti che siamo dei porci. E come ogni porco che si rispetti non abbiamo bisogno di Dio ma di ghiande e di eiaculare periodicamente. Noi cristiani, ebrei, mussulmani invece abbiamo una concezione dell'uomo un po' più alta. Sappiamo che valiamo tanto quanto siamo aperti alla trascendenza e all'infinito. Ma nel porcile questi forse sono argomenti inutili;
2) l'agnostico è colui che si arrende nella ricerca gnoseologica di Dio affermando che la ragione non può dimostrarne l'esistenza. Lo stesso Kant, agnostico, afferma che la metafisica non è una scienza salvo poi recuperare Dio in sede morale ("non posso dimostrare l'esistenza di Dio ma voglio che esista perchè ne ho bisogno"). In ogni modo l'agnostico non dice nulla di Dio, nè che esiste nè che non esiste. Allora questi fantomatici agnostici che pagano per affermare che Dio non esiste evidentemente non sanno nemmeno chi sono loro (figuriamoci se possono sapere che Dio non esiste);
3) io non posso dimostrare che Dio esiste ma nemmeno gli atei possono dimostrare che Dio NON esiste. Dunque il loro, come il mio, è un atteggiamento di fede. Hanno la religione dogmatica atea, ed in quanto dogmatici non usano la ragione;
4) guarda caso gli spot atei li fanno girare in Italia e non in Iraq o in Sudan. Ma forse perchè sono atei politicamente corretti o perchè sono un tantinello vigliacchetti;
5) gli atei hanno bisogno di acquistare spazi pubblicitari sull'autobus per esprimere le loro sciocchezze, mentre Dio parla di Sè e del Suo amore direttamente nel cuore dell'uomo che ascolta ed in ogni angolo dell'universo e della vita.
Cari lettori diffidate di questi ciarlatani che certamente vogliono solo spillarvi quattrini.

11 gen 2009

Bagnasco: non banalizzare l’aborto… una profezia.

Correttamente il Cardinal Bagnasco afferma che la pillola abortiva banalizza l’aborto. E attenzione, perché ormai non si capisce più che la vita di ognuno di noi inizia da una cellula-embrione e permettere che questa venga lasciata non-annidiare nell’utero e andar persa vuol dire farlo morire, come ben spiega l’Osservatore Romano del 4 gennaio. Insomma, è tutto un problema di informazione, in cui i media giocano un ruolo importante, spesso banalizzando riescono a non far comprendere che un bambino è un bambino, anche quando è piccolo come una punta di spillo. Non so se è chiaro, ma basta riempire un questionario, spedire e si riceve il kit per abortire. Così illustra questo reportage canadese. Un’associazione promuove l’aborto nei paesi dove è illegale o meno facile, spedendo per posta quanto occorre alla bisogna. Darà poi anche consulenza online per la procedura. Progresso umanitario o ulteriore confino nella solitudine? E chi controlla? Chi segue la veridicità dei questionari e in particolare chi valuta l’età della gravidanza? E la legge italiana che prevede che la donna non sia lasciata sola (almeno quello)? Insomma, si rende l’aborto apparentemente pi facile, in realtà più solitario. Si banalizza, mentre in altri Paesi monta l’angoscia. E’ il caso dell’Inghilterra, dove la sopravvivenza di una bambina nata a 23 settimane di gestazione, mette in crisi la legislazione inglese sull’aborto, che lo permette fino a 24 settimane. Letto l’articolo, ci viene da pensare che la popolazione inglese non riceva sufficiente informazione sullo sviluppo di bambini così piccoli. Ora la piccola Leslie è a casa, sta benone e fa entrare in crisi un mondo di disinformazione. Già: evidentemente non molti sanno che i bambini che si permette di abortire sentono dolore, provano sensazioni, possono vivere se assistiti

10 gen 2009

"MORTE CON DIGNITA'"



Sto per postare un lungo articolo di un malato di SLA che non vuole l’eutanasia (che ormai è argomento di discussione all’estero, così come il suicidio assistito sta arrivando dappertutto). Ma soprattutto dice che non c’è dignità nel morire con un’iniezione. E questo smaschera un punto fondamentale.
Già, perché oggi l’eutanasia viene spacciata come una “morte con dignità”, senza spiegare cosa sia la dignità, e soprattutto facendo passare l’idea che vivere dipendendo in tutto dagli altri è non dignitoso. Ma morire lentamente è non-dignitoso? Può essere duro, doloroso e stressante, ma certo non fa perdere la dignità umana. Invece passa proprio questo: che la dignità umana ce l’ha solo chi è autonomo. e allora capiamo come chi afferma che neonati e disabili non sono persone, non è una mosca bianca ma solo l’avanguardia di un pensiero che racchiude l’essere umani in certe caratteristiche: nobilissime certo, ma che non descrivono TUTTO l’umano.
Anche una persona in coma non ha perso la sua dignità umana e farla morire (se non è già presente un processo irreversibile di malattia mortale) non è una “morte dignitosa”, è morte e basta.
D’altronde inquieta vedere la clemenza di certe sentenze giudiziarie in cui un familiare ha ucciso un parente disabile, come nel processo d’appello per la madre francese che ha annegato la figlia gravemente disabile, e che era stata
condannata a 3 anni con la condizionale. Il primo grado di giudizio era stato preso male da vari disabili che temono che passi l’idea che uccidere un grave disabile è meno grave che uccidere un' altra persona. NB: ai genitori era stato proposto di istituzionalizzare la figlia (di 26 anni ) ma avevano rifiutato, “temendo maltrattamenti”. E gli anni in appello sono diventati due, con la condizionale. Ovviamente va tutta la comprensione alla sofferenza di genitori che per anni combattono contro le difficoltà di seguire un figlio gravissimo. Ma non verrà interpretata questa sentenza come un’apertura all’abbandono del disabile? e non sarà un ulteriore via libera per gli Stati per disinteressarsi di chi è gravemente malato e delle loro famiglie?
Ricorderemo anche l’altro caso del marito che aveva ucciso la moglie con Alzheimer a fucilate e che ha avuto
un solo anno con la condizionale, e il caso dei genitori che hanno portato in Svizzera il figlio verso il suicidio assistito e non sono stati neanche incriminati.
Comunque è vero che la disabilità è sempre meno sinonimo di persona, se vediamo come viene mal-curata la persona disabile, fermandosi alla sua disabilità e non riuscendo per un qualche blocco interessarsi della sua malattia. Ad esempio gli anziani depressi,
rivela uno studio, non sono trattati a dovere. Solo il 10% viene mandato da uno specialista contro il 50% dei depressi più giovani. E sono tanti. Ci si stupisce che poi qualcuno chieda di morire? Ma anche le persone con ritardo mentale sono mal curate rispetto aglialtri, denuncia il Telegraph. E siccome va a chiedere il suicidio assistito gente che non è in fin di vita, ci domandiamo se un domani bloccare un suicida dal suo tentativo di farla finita, invece di un’opera meritoria e talora eroica, costituirà reato. I pompieri e la polizia stiano in guardia.

BIRRA A 5 ANNI


The five-year-old's guide to drinking safely
Il governo inglese vara delle linee-guida per i genitori su quanti alcolici possono bere i bambini dai 5 anni in su. Sì, avete letto bene: perché sotto i 5 anni è illlegale, ma dai 5 anni in poi il governo spiega quantità e qualità. E' il solito fenomeno della liberalizzazione quando un fenomeno si fa preoccupante: invece di bloccare gli eccessi col cervello e il cuore, si dà via libera: "basta che non disturbino" e "non si facciano male". La stessa cosa accade per la droga, per l'aborto, per le unioni omosex ecc. (siccome la gente lo fa allora legalizziamolo!). Le associazioni dei genitori sono inferocite.
Ma c'è un' altra riflessione: se sotto i 5 anni è vietato perché, almeno per i piccolissimi, ancora ci si rende conto che l'alcol fa male, perché nulla si dice per spiegare alle mamme incinte che bere alcol (e passarlo attraversando la placenta al feto, lo può danneggiare in modo disastroso? Già, perché? Ai piccoli è permesso, ai piccolissimi è vietato, ma a chi è ancora più piccolissimo (il feto) può arrivare senza problemi.
Questa è la civilissima Inghilterra: quella degli omosessuali, dell'aborto libero, della ricerca scientista senza freni, dell'abbrutimento dell'uomo.


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8 gen 2009

LA PILLOLA DELLA MORTE

Ma quale progresso...!
Aborto farmacologico a Parma. Uno su dieci non va a buon fine
“E’ molto importante che le donne sappiano che l’aborto farmacologico è un processo più impegnativo di quello chirurgico. Anche solo in termini di tempo e di ospedalizzazione. Chi sceglie l’ ABORTO tramite raschiamento viene in ospedale di mattina, subisce l’i ntervento in regime di day hospital e verso le due di pomeriggio può andare a casa. La somministrazione della Ru486 è invece un percorso a tappe, la donna deve venire in ospedale tre o anche quattro volte." "Il primo giorno la donna viene in ospedale e fa un’ecografia, vediamo se ci sono i criteri di inclusione perché l’aborto farmacologico è possibile solo entro il 49esimo giorno di gravidanza. Si fa l’anamnesi, si compilano certificati come il consenso informato e il trattamento dei dati personali. A questo punto, parte l’iter del servizio farmaceutico del Maggiore per far arrivare il farmaco da Parigi, visto che in Italia non è disponibile. Ci mette 3 o 4 giorni ad arrivare. La donna torna in ospedale, fa un prelievo di sangue e prende un confetto di mifepristone. Quindi torna a casa e aspetta due giorni: in questo lasso di tempo il farmaco dovrebbe interrompere la gravidanza. La donna torna all’ospedale dove le vengono somministrate due compresse di misoprostolo, un medicinale che favorisce le contrazioni dell’utero per l’espulsione di eventuale materia embrionale rimasta. Si rimane in osservazione tre ore, quindi dopo 14 giorni bisogna tornare in ospedale per verificare la completezza dell’interruzione di gravidanza e le condizioni di salute”.
Ora, quale è il vantaggio per le donne, per la salute... ?


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TEORIE E VERITA'


In Inghilterra il 37% degli insegnanti di scienze pensa che il creazionismo debba essere insegnato nelle scuole e il 73% pensa che almeno se ne debba discutere. Questo dato mostra che bisogna ben capire cosa si intende per "creazionismo", dato che questo termine può andare da una pedissequa lettura della Bibbia all'ammissione di un "disegno intelligente", fino a vedere un tipo di evoluzione non più casuale ma stocastica nella vita sulla terra. Detto questo, capiamo bene che il dogma laico democriteo della vita nata per caso - e della materia eterna, degli atomi che non si sa da dove sono sbucati e che per caso si mescolano e danno vita - giustamente si chiama ancora "teoria" nelle scuole serie.
PS: avete mai notato che nella famosa immagine dell'uomo che si evolve dalla scimmia il compimento di questa evoluzione è solo e sempre il maschio-bianco? Non sentite qualcosa che stride alla base?
Rimandiamo per approfondimenti a tre libri:
Darwin bocciato in medicina
Contro Darwin e i suoi seguaci
La creazione della vita


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