17 nov 2008

PENA DI MORTE

IN ITALIA C'E'LA PENA DI MORTE!
La Corte di Cassazione pochi giorni fa ha emesso una sentenza che, al di là dell'inganno linguistico, è una vera e propria condanna a morte.
La vittima innocente si chiama Eluana Englaro.
La sua colpa: essere handicappata e non potersi difendere.
Si dice: "la vogliamo ammazzare perchè soffre e dunque per motivi di umanità".
Ma subito dopo si ammette: "Eluana non è in grado di sentire nulla, nemmeno il dolore".
Allora, delle due l'una: o soffre o non soffre.
Si dice: "facciamo la sua volontà, perchè così dice il padre". E' curioso emettere una sentenza su un presunto testamento biologico di cui tra l'altro non è ancora stata fatta nessuna legge. Quindi si emette una sentenza di una legge che non esiste.
Si dice:" non vogliamo accanirci con le terapie, vogliamo che la natura faccia il suo corso".
Ma subito dopo si ammette che Eluana non è affatto in fin di vita. Ha certamente una patologia fortemente invalidante ma non sta per niente morendo. Infatti non ha bisogno di nessuna medicina se non di cibo e acqua come qualunque altro essere vivente.
Dunque non si aspetta la morte naturale ma si fa morire di fame e di sete.
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza raccapricciante, spaventosa, nazista!
Una sentenza che è uno schiaffo in faccia alla cultura umanista e umana della bella Italia, quella dell'amore. Quella Italia che i suoi malati li cura, li accompagna, li sostiene e non li uccide barbaramente.
Il padre. Con la tristezza nel cuore non posso più chiamare "padre" un uomo che chiede la morte di sua figlia. Il padre dona la vita, non la toglie. Da anni alcune suore veramente misericordiose e buone (loro sì) si occupano giorno e notte di Eluana. Non se ne occupa il "padre". Queste suore chiedono di continuare a farlo, gratuitamente, per amore.
Ma i giudici hanno detto NO! ELUANA DEVE MORIRE!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

qui se c'è un nazista è proprio lei insieme al bigottismo ecclesiastico che pervade, purtroppo, il nostro paese... nn le auguro di ritrovarsi in situazioni del genere ma almeno provi a mettersi nei panni della famiglia e della povera Eluana.. 16 anni nn sono pochi caro Rubino, 16 anni di stato vegetale sono inumani.. finalmente giustizia è stata fatta e spero che questo rappresenti una svolta affinchè l'eutanasia sia legalizzata a tutti gli effetti.
E' incredibile come ci sia gente così ipocrita che voglia scegliere per la vita degli altri, cosa nn attribuibile al padre di Eluana in quanto sapeva benissimo quale era il punto di vista della figlia su una simile situazione (sempre se ha visto l'intervista di porta a porta). Come per l'aborto nn c'è da meravigliarsi che la sua presunta sete di giustizia e umanità, che sbandiera cn tanto entusiasmo, siano in realtà un semplice pretesto per nascondere una evidente chiusura mentale. Il paraculismo bigotto regna sovrano.. questa è l'Italia infettata dal cattolicesimo.. VERGOGNA

Anonimo ha detto...

appoggio l'intervento fatto da questa persona in....ata con il bigottismo...
Si può essere credenti senza essere sicuri solo della propria verità assoluta,caro prof!
valerio

robertorubino ha detto...

Io non fondo nessuna verità. Mi limito a riportare le parole di Gesù, del papa, dei vescovi e di tantissimi scienziati che credono nella inviolabilità della vita.
Difendo il valore della vita dal concepimento alla morte naturale.
Capisco che nella vostra cultura di morte questo sia un atteggiamento bigotto e medioevale.
Mi dispiace invece contraddirvi con dati di fatto STORICI: era proprio il nazismo che ha promosso l'eutanasia e l'ha divulgata nel mondo. mi dispiace che solo oggi voi scopriate di essere autentici nazisti intolleranti verso i deboli e i malati. Li odiate a tal punto da non volerli più vedere in mezzo a noi!
Ma c'è una speranza anche per voi: Gesù vi ama lo stesso perchè non capite nemmeno quello che dite!!

Anonimo ha detto...

Gesù mi ama e mi amerà sempre perchè io rispetto il suo unico comandamento:
"amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi"
ed essere tolleranti e capire i padri che pur con sofferenza scelgono l'eutanasia è un sintomo di amore.
arrivederci
valerio