18 feb 2009

GAY PRIDE SANREMO

Ho visto la prima serata di Sanremo e mi si sono rizzati i capelli (anche se pochi e corti)!
E' stato uno squallido inno agli omosessuali. Tutto è partito dal fatto che un bravissimo cantante che si chiama Povia ha scritto e cantato una meravigliosa canzone che racconta la storia di un ragazzo che, massacrato da genitori ubriaconi ed egoisti, si è rifugiato tra le braccia di un altro ragazzo per scappare alla morte della sua anima. Ma dopo 4 anni il protagonista è guarito dalla sua malattia omosessuale trovando l'unico e vero amore in una splendida donna con la quale ha costruito la famiglia. Questo il testo della canzone.
ODDIO ODDIO! Il buon Bonolis ha dovuto fare intervenire la crociata pro "fru fru".
Il primo a salire sul palco un deludente e noioso Benigni che come sempre ha dovuto insultare Berlusconi (senza Berlusconi ed il cattolicissimo Dante, Benigni sarebbe un nulla assoluto), Iva Zanicchi (in quanto euro parlamentare del PDL). Insomma, il solito e scontato buffoncello toscano, espressione della solita, becera e scomparsa sinistra italiana. Ma fin qui, tutto prevedibile! Poi ha iniziato uno sproloquio in cui si è azzardato a dire che l'amore eterosessuale è uguale a quello omosessuale. Una stupidaggine senza precedenti! Ed infine ha ripetuto a pappardella un noioso testo del perverso Oscar Wilde a favore dell'amore tra maschi. Disgustoso!
Poi, non appena Povia ha terminato di cantare la sua bellissima canzone, il buon Bonolis ha fatto intervenire un certo Grillini ( membro dell'ARCIGAY)che con arroganza e violenza ha urlato contro il cantante.
Insomma: una trasmissione a senso unico per fare pubblicità alle unioni omosessuali e spacciarle, con un perfido inganno, come rapporti d'amore.
Bravo Povia che hai avuto il coraggio di denunciare la lobby di potere degli omosessuali e sopratutto hai saputo evidenziare che molti ragazzi credono solo di esserlo perchè ingannati da queste lobby di bugiardi. Le prime vittime siete voi ragazzi gay!

12 commenti:

Anonimo ha detto...

L'omosessualità non è una malattia... In ogni caso la canzone di Povia non vale nè più nè meno di quelle che inneggiano all'amore gay denigrando quelo etero. Ognuno si facesse i cazzacci suoi e amasse chi crede di amare. Al livello di legge esiste la parità dei sessi. Dunque Donna=Uomo e quindi al livello legale non dovrebbe esserci alcuna differenza. Poi ognuno decida per se. E tutti si facessero i fatti propri rispettando le idee e i sentimenti altrui.

Anonimo ha detto...

Lei sta iniziando a sfiorare il ridicolo...
Questo suo intervento si commenta da solo....
Valerio


P.S. 11esimo comandamento:"Fatti i c...i tuoi"

Anonimo ha detto...

Ah...il "nulla assoluto"di Benigni ha vinto un oscar...lei per giudicarlo così ne dovrebbe aver vinti almeno 2,vero?
Complimenti...x cosa l'ha vinto?migliore comparsa cattolica???
Valerio

robertorubino ha detto...

Valerio,
la tua volgarità mi lascia senza parole.
Tu non puoi giudicare me, perchè dovresti prendere almeno 3 lauree, visto che io ne ho due. (Questi sono i tuoi argomenti).
Comunque, se questo è il basso livello dei tuoi interventi, ti invito umanamente ad astenrti. Grazie

Anonimo ha detto...

Buongiorno Prof.
In questa mattina in cui le scuole sono chiuse, mi ritrovavo a leggere il suo blog e ho notato il suo nuovo post.

Partiamo dal pressuposto che San Remo non lo vedo perchè semplicemente non mi piace e in particolare quella sera ho preferito vedere Ballarò.

Ma vorrei farle notare che l'amore è una cosa che riguarda la sfera privata. Cosi come il caso di Eluana Englaro. Sono quelle cosa che riguardano l'individuo singolo, e nessun altro può dire cosa è giusto o cosa è sbagliato.
Ad esempio nella Grecia antica l'amore per eccellenza non era quello tra uomo e donna, considerato un rapporto utile solo per avere figli, bensi era quello tra uomo e uomo, o donna e donna(i lirici antichi l'hanno testimoniato, non è un invenzione mia, come Alceo).

Ma chi siamo noi per giudicare gli altri e le loro scelte personali?

Per quanto riguarda invece Benigni, penso che magari il nulla assoluto fosse tutto come Benigni. Non ci ritroveremo in tv tanti imbecilli e scusate se a qualcuno può dare fastidio il termine, come quelli del Grande Fratello, Isola dei Famosi e compagnia varia. Ma se lei preferisce quel tipo di televisione, è un altro discorso.

Anonimo ha detto...

io sono volgare per aver detto cosa?
Che bisogna farsi i c...i propri??
oppure,professore,sono volgare perchè non condivido il suo modo di pensare?
L'ho offesa forse per la sua offesa(strano gioco di parole,vero??!!)a benigni?
Benigni nel suo nulla(come LEI scrive)ha un oscar,lei no...
io non la giudico,perchè come disse Gesù Cristo non bisogna giudicare i piccoli difetti del fratello invece di guardare i nostri GRANDI difetti...
Io non le ho MAI(e per mai,intendo mai) detto che lei è un nulla(come LEI fa per Benigni)..non le ho MAI dato dell'egoista(come LEI ha fatto per il sig.Englaro)....
Si astenga dal dire queste cose così stupide per la sua grande intelligenza..i miei interventi li potrà giudicare di basso livello,ma le ripeto che questo suo "GAY PRIDE SANREMO"è talmente ridicolo che si commenta da solo,così come si commenta da sola la sua offesa per il grande Benigni,che ha detto che non è un peccato essere gay,ma il vero peccato è giudicarli...e ha GIUSTAMENTE ricordato quanti omosessuali sono stati messi nei campi di concentramento e seviziati...
Un consiglio da un ragazzo di 19 anni:Non cerchi sempre di ridicolizzare tutte le persone migliori di lei(parlo di Benigni,non di me)solo perchè la pensano diversamente da lei....
Valerio

robertorubino ha detto...

Rispondo volentieri ad Umberto.
Hai ragione nel tuo riferimento alla antica Grecia.
Hai anche ragione nell'affermare che ciascuno sceglie come vivere la propria vita, compresa la sua vita affettiva e sessuale.
La mia contestazione a Sanremo e Benigni si concentra sull'attacco culturale a favore dell'omosessualità. Mi scandalizzo quando si dice a 15 milioni di italiani (tra cui molti bambini) che l'omosessualità è la stessa cosa dell'amore tra uomo e donna. Non è la stessa cosa. E' una menzogna vergognosa. Nell'omosessualità non c'è amore e non c'è dono perchè è un rapporto ontologicamente chiuso alla vita. E' contro natura ed è contro l'essere umano stesso. E' un rapporto egoistico che cerca solo un appagamento personale. Nell'omosessualità non c'è unione, non c'è coppia.
Che poi un individuo voglia scegliere questo tipo di vita (spesso perchè ingannato da gente come Oscar Wilde e Benigni), è libero di farlo e nessuno deve permettersi di maltrattarlo. Ma dire che questo comportamente è sbagliato e porta alla morte interiore, mi sembra doveroso ed onesto per chi vuole fare trionfare la Verità!!!!!
Invito tutti a leggere e meditare la Bibbia,la Parola di Dio. (lettera ai Romani, capitolo 1 dal versetto 24 al versetto 32)

Anonimo ha detto...

Forse non ha capito il mio riferimento ai lirici Greci come Alceo e Saffo.
Loro affermavano che l'Amore tra uomo e donna era quello con fini utilitaristici(per ovvi motivi), mentre l'Amore tra uomo e uomo o donna e donna era quello senza secondi scopi e quindi, per loro, quello vero.
Gli ho cercato di rispiegare meglio il riferimento ai Greci, perchè lei ha affermato, nella sua risposta, il contrario.

L'Amore è un sentimento che, se uno lo prova, non può subire deviazioni da parte di nessun ente. Quindi stia sicuro che L'Amore trionfa sempre.
Ma è inamissibile che lei pensi che esista una cultura di un Amore eterosessuale o omosessuale.
La Verità è che esiste solo la "Cultura dell'Amore"(senza alcun aggettivo). "Cultura dell'Amore" che nella nostra società, grazie anche ai decreti che il nostro governo emette, non esiste!
Quindi io, sinceramente, sono disgustato dalla nostra società che non è più capace di amare e che non è più capace di apprezzare le cose piccole della vita, cosa che anche lei non è capace di dare, visto che fa distinzioni tra Amore e Amore!

Anonimo ha detto...

Un grande scrittore del nostro tempo disse che la vera bontà,o se vogliamo il vero amore spassionato,si dimostra quando si fa del bene(o si ama)a qualcuno che non può contraccambiare dandoci benefici;
il suo riferimneto era agli animali,ma forse tra amore eterosessuale e omosessuale c'è ne è uno che apporta meno benefici materiali...certo dipende da come li si considera questi benefici,e mi pare che il professore e umberto abbiano idee diverse; io dal canto mio vedo ,forse, più privo di utili immediati un amore omosessuale come quello dei Greci, per riprendere il riferimento,che non un amore eteresessuale;
francesco 5b

robertorubino ha detto...

Chiarisco ancora.
Il riferimento ai Greci: l'amore tra uomo e donna è a fini esclusivamente procreativi (in molti casi, ma non sempre) perchè la donna era considerata al di sotto degli schiavi, quasi un animale da riproduzione. Dunque l'uomo intratteneva rapporti sessuali con un altro uomo perchè simile per dignità.
In ogni caso, nella Grecia antica, ogni relazione omosessuale, maschile e femminile, non ha nulla a che fare con l'Amore (con la A maiuscola). Si travva semplicemente di amore erotico, o, al massimo, di amore sentimentale, psichico.
L'Amore vero, la Caritas, non è solo erotismo e sentimento, ma scelta di donarsi gratuitamente, perdendo se stesso con assoluta libertà. L'Amore vero è quello che trasforma, quello in cui 1+1 non fa 2 ma fa 3 perchè è creativo. L'Amore vero è quello che nella donazione gratuita realizza pienamente l'essere umano secondo la sua natura di maschio o femmina.
La relazione omosessuale è una confusione totale: si crede di amare ma in relatà ciascuno prende dall'altro piacere e soddisfazione. E' un rapporto in cui si resta sempre soli con se stessi. E' un rapporto in cui il dono esiste solo fino a quando il donarsi appaga se stessi.
Non ti nego che questo falso amore (di cui si riempiono la bocca tutti)regola i rapporti anche tra tanti eterosessuali per i quali le unioni diventano solo commercio di sesso e di sentimenti (finchè ci va stiamo insieme). E lo dimostrano i tanti divorzi, il rifiuto di impegnarsi nel matrimonio, i tradimenti, ecc.
Però, mentre il rapporto omosessuale è per natura così (non può essere per natura diversamente da così), quello eterosessuale è per natura aperto alla vita, è l'unico per natura che si presta ad una unione perfetta.
Basto osservare i corpi biologici: solo il maschio e la femmina sono progettati per incontrarsi e creare.
Il resto è solo uno squallido surrogato che si nasconde dietro la parola amore.

Anonimo ha detto...

ritengo che in effetti alcuni esponenti della comunità gay abbiano reagito in maniera sbagliata alla canzone di povia ma credo che ciò sia accaduto per il fatto che loro,come tutti gli esseri umani sono abituati a fare,hanno giudicato senza conoscere a sufficenza,così come a quanto vedo sta facendo anche lei, anche se in verso opposto. professore per favore le chiedo di avere l'onestà intellettuale di non travisare il senso delle parole altrui:quando lei afferma che nella sua canzone povia abbia voluto dire che il protagonista "è guarito dalla sua malattia omosessuale" non tiene conto che un passaggio della canzone afferma riguardo al cambiamento del ragazzo "nessuna malattia,nessuna guarigione" e non considera neanche il fatto che al temine della performance il cantante abbia mostrato un cartello su cui era scritto"nessuno ha sempre ragione".per quanto riguarda i versetti della bibbia da lei citati vorrei precisare che in quei passi non si parla dell'omosessualità come di una malattia ma come di un peccato(e quindi considerando l'omosessualità una malattia dovremmo definire malato ogni uomo in quanto peccatore);per quanto riguarda infine le sue affermazioni sulla crociata pro fru fru,l'Oscar Wilde disgustoso, il buffoncello toscano e la lobby di potere degli omosessuali mi astengo dal giudicarle perchè essendo cristiano mi tornano sempre in mente le parole pronunciate da gesù dinanzi ai seguaci della leggge che intendevano lapidare l'adultera:"chi è senza peccato scagli la prima pietra".....Francesco 4f

robertorubino ha detto...

Ti rassicuro caro Franceso, non scaglio pietre ma esercito solo la libertà di critica, ben consapevole dei miei mille difetti.
Io personalmente concordo con il fatto che l'omosessualità non sia affatto una malattia ma un peccato (malattia dell'anima, errore della ragione) che deturpa prima di tutti l'uomo stesso che lo compie.