9 feb 2009

ITALIA NAZISTA

Giustizia è fatta: la handicappata di Eluana è stata ammazzata barbaramente. Hanno vinto gli assasini di Stato. Si erano allarmati che il Parlamento avrebbe fatto in tempo a salvarle la vita, così quel branco di assasini di medici di Udine hanno accelerato i tempi e hanno ammazzato Eluana.
Ora il padre piange. Uno spettacolo raccapricciante! Eluana è stata ammazzata dal padre, da alcuni magistrati e dal veto di Napolitano. Complimenti: avete dato uno spettacolo indegno dell'essere umano! Che Dio possa perdonarvi, che Dio possa perdonare l'atrocità nazista della vostra scelta. Mi vergogno profondamente che l'Italia abbia mostrato la sua parte peggiore, la sua sete di morte. Certo non c'è da meravigliarsi visto che ogni giorno madri italiane ammazzano i loro figli con l'aborto. L'unica grande consolazione è che la stragrande maggioranza del popolo italiano reputa disgustosa la scelta di ammazzare Eluana. Grazie Berlusconi per il tentativo che hai fatto. Grazie a tutto il governo di centro destra, al suo coraggio. Grazie al Parlamento italiano che ha provato a frenare la condanna a morte di Napolitano, purtroppo invano.
Ora fate una buona legge affinchè mai più nella storia si ripeta un barbaro assassinio di Stato come quello per la povera Eluana. Che Dio ti abbia in gloria!

19 commenti:

Anonimo ha detto...

che atrocità,che brutta immagine che si farà il nostro paese nel mondo.....non ho parole sono disgustato...e ho dei dubbi che sia morta naturalmente...com è possibile che all improvviso muoia???

Anonimo ha detto...

il capriccio del padre è stato esaudito..non si è pensato alla sofferenza di eluana e al suo diritto alla vita, ma a quella di beppino englaro che non poteva più vederla in quello stato...che grande padre...vergogna...

Anonimo ha detto...

Eluana aveva il cervello ridotto ad un pugno. Ma a parte questo non c'è stato nessun omicidio di stato. La vita è andata a compimento, nazisti ci sarete voi che volete fare di uomini marionette, finalmente quella donna è andata dove stava andando prima che qualcuno decidesse di trafiggerle il corpo con macchine che, di fatto, la imbrigliavano e usavano il suo corpo per esistere. Svegliatevi! La sonda nasale non è un'aspirina! Non è un analgesico! Non è un antibiotico! E' uno strumento per temporeggiare. Il cervello si atrofizza, come qualsiasi altro organo che non viene utilizzato. Se si fosse svegliata [cosa praticamente impossibile] sarebbe stata comunque in uno stato comatoso, su una sedia a rotelle a fissare un punto fisso incapace di muovere un muscolo e incapace di sviluppare qualsiasi pensiero oltre a "fame" - "sonno" - "bagno" [naturalmente senza la capacità di esprimerlo.].
Chi è il nazista poi? Chi si attacca ai corpi o chi si attacca alle anime? Un'anima dovrebbe essere tale quando è animata. Ma probabilmente voi che sostenete la -vita- ad ogni costo e stato non riuscireste a riconoscere vostra madre da un sacco di carne che ne ha le sembianze...

PS: per il secondo anonimo: Non ti permettere di giudicare una persona che ha assistito per anni e anni il corpo senza vita della figlia. Capriccio? Come se non la avesse amata... Vergognati.

PPS: scusate gli eventuali errori ma non ho voglia di rileggere ciò che ho scritto.

Red Joy

Anonimo ha detto...

Professore...red joy dice k eluana e stata attaccata a una macchina per tutto questo tempo....siamo in 2 k sbagliamo????
Per red joy...condivido il tuo ''vergognati''purtroppo qui siamo tutti bravi a parlare,senza prima soffermarsi sulle varie angoscie personali..partendo proprio dall autore d qst blog!!!!
Valerio

robertorubino ha detto...

Eluana non è morta, è stata atrocemente ammazzata! Questo è un fatto incontrovertibile!
In più c'è l'aggravante che era handicappata. Ma per i nazisti gli handicappati non meritano di vivere.

Anonimo ha detto...

"a fissare un punto fisso" e senza vedere niente...
Se la corteccia era degenerata, come dite, non si sarebbe svegliata, è impossibile.
E proprio non riesco a immaginare sogni senza immagini,suoni, né pensieri, né parole, dal momento che esse e la memoria di esse sono nella corteccia. O sensazioni senza coscienza...
Insomma, per usare le parole che hanno usato in diversi medici di cui ho letto le interviste
"Eluana è morta 17 anni fa".

Andrea R.

Anonimo ha detto...

Oramai mi piace seguire il suo blog e voglio commentare la sua nuova riflessione.

Concordo con lei. L'Italia sta diventando un paese nazo-fascista.

Ma mi pare strano che lei non faccia nemmeno un commento sull'Italia nazista che scheda le persone senza tett, per quell'Italia nazista che richede le impronte ditigali ad uomini solo per essere rumeni, quella stessa Italia nazista dove sempre più ci sono casi di morti ammazzati atrocemente(senza che li cito)definiti dallo Governo atti singoli, non ricoleggabili a nulla di particolare, quell'Italia Nazista che minaccia l'impiego della forza pubblica per gli studenti di esprimere le loro idee contrarie a quelle del Governo.
E potrei continuare ancora.

Per queste cose l'Italia sta diventando una Nazione Nazo-Fascista.

La stessa Italia Fascista che sopprime la libertà e la volontà del singolo cittadino.

Basterebbe una legge di civiltà che prevederebbe il "testamento biologico" e ognuno sarà libero di definire la vita per se stessi.
Lo stato non può dire quale è "Vita" per altri. Io non posso farlo. Lei non può farlo. Nessuo può farlo. Per lei era vita quella di Eluana, per me no. Per qualcun'altro ancora lo era, per qualcun'altro ancora non lo era.
Ma lo stato non vuole mettere in condizione di poter scegliere su un argomento oggettivamente non oggettivo.

In attesa di una risposta.

Umberto

robertorubino ha detto...

In parte concordo con alcune cose che lei dice. Non per le impronte (che andrebbero prese comunque a tutti per motivi di sicurezza), non per gli studenti (che finchè manifestano va bene, ma spesso diventano violenti e distruttori).
Posso anche ragionare laicamente sul principio che ognuno è libero di scegliere le proprie cure e se proseguire le cure.
Non concordo però sul fatto che possano essere altri a farlo, come nel caso di Eluana. Nessuno può e deve decidere per altri quando e come deve morire, anche se è animato da buone intenzioni. Eluana è stata ammazzata solo per una PRESUNTA volontà espressa da ragazzina e contrastante con altre testimonianze.
In ogni caso comunque credo che ciascuno possa decidere se farsi curare o no, ma nessuno può scegliere di suicidarsi. Mi rifiuto di accettare il principio che il suicidio è un diritto!

Anonimo ha detto...

Roma, 11 feb. (Apcom) - Lo scrittore Roberto Saviano torna sul caso Englaro con un lungo articolo su El Pais: "Bisogna chiedere scusa a Beppino Englaro". Nel testo l'autore di Gomorra scrive: "come italiano senti la necessità di sperare che il mio paese chieda scusa a Beppino Englaro. Perché agli occhi del mondo l'Italia ha dimostrato di essere un paese crudele, incapace di capire la dofferenza di un uomo e di una donna inferma. Un paese che invece ha preferito... accusare, lanciarsi accuse, dividersi per bande. Non dovrebbe essere così. Non ci sono bande. Non si tratta di dividersi tra chi è per la vita e chi è per la morte".
Nell'articolo, Saviano accusa apertamente chi, "in nome di un credo religioso", ha voluto dipingere il signor Englaro come una sorte di "conte Ugolino.. che divora i suoi figli". La cosa sconcertante, aggiunge, è che "queste idiozie vengono proclamate in nome di un credo religioso".
E' un torto doppio, questo, argomenta Saviano, che danneggia anche la chiesa o almeno la parte sana della chiesa. Perché c'è anche una chiesa diversa, quella "dei padri comboniani e di Sant Egidio, del Cardinale Sepe e del cardinale Martini...assocciazioni, ordini, personalità cristiane fondamentali per la sopravvivenza della dignità del mio paese".
Infine Saviano torna a soffermarsi sulla figura del signor Englaro, a cui aveva già dedicato un altro intervento nelle scorse settimane. Englaro, con la sua battaglia, col suo rifiuto di risolvere la questione "all'italiana... Ha aperto un nuovo cammino, e ha dimostrato che in italia non c'è nulla di più rivoluzionario della certezza del diritto".
VALERIO

Anonimo ha detto...

Troviamo il coraggio di tacere una volta tanto!
Valerio

robertorubino ha detto...

Bravo Valerio. E' bene che tu taccia una volta tanto.
Se Saviano avesse ascoltato e letto ciò che hano detto il cardinale Sepe e il cardinale Martini sulla vicenda Englaro forse non direbbe le sciocchezze che ha detto. Giustificare che Eluana è morta perchè suo padre soffriva è irrazionale e diabolico.
Non sapevo che Saviano fosse un bioeticista.

Anonimo ha detto...

Non era x me"caro" professore...piuttosto per lei....
visto che non ha fatto altro che attaccare il padre di Eluana,e giudicarlo....
"Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del fratello,e non vedi la trave che è nel tuo?"
Riportando queste SANTE parole,la saluto con l'affetto che si ha per chi non potrà MAI capire....
Valerio

Anonimo ha detto...

Riporto il suo messaggio di risposta.

In parte concordo con alcune cose che lei dice. Non per le impronte (che andrebbero prese comunque a tutti per motivi di sicurezza), non per gli studenti (che finchè manifestano va bene, ma spesso diventano violenti e distruttori).
Posso anche ragionare laicamente sul principio che ognuno è libero di scegliere le proprie cure e se proseguire le cure.
Non concordo però sul fatto che possano essere altri a farlo, come nel caso di Eluana. Nessuno può e deve decidere per altri quando e come deve morire, anche se è animato da buone intenzioni. Eluana è stata ammazzata solo per una PRESUNTA volontà espressa da ragazzina e contrastante con altre testimonianze.
In ogni caso comunque credo che ciascuno possa decidere se farsi curare o no, ma nessuno può scegliere di suicidarsi. Mi rifiuto di accettare il principio che il suicidio è un diritto!

E le rispondo:

Professore, usciamo un attimo dal caso singolo e specifico di Eluana Englaro.
Impariamo da ciò che succede, anche per evitare di nuovo che lei pensi che viviamo in uno stato nazista, cosa che mi trova d'accordo, ma per altri motivi, come le ho detto e dimostrato.

Credo che è ragionevole pensare che sia giusto che lo Stato dia la possibilità ad ognuno singolo cittadino di definire il proprio "limite di vita"(definiamolo così), tramite il testamento biologico.

O mi sbaglio?


Siccome penso di non sbagliarmi e credo che lei non possa affermare il contrario, perchè questo governo non si sta comportando su questa strada?

Nessuno sta dicendo che lo Stato non deve più offrire cure ai pazienti in stato vegetatito, anzi, quelli che vogliono continuare a sperare di riprendersi devono avere tutte le possibilità e gli aiuti dallo Stato affinchè non possano perdere la speranza.
Ma se una persona, dopo che un i medici hanno stabilito che quello stato vegetativo sia irreversibile, cioè che non si può tornare indietro, vuole andare all'altro mondo, senza soffrire più e senza usufruire delle cure dello Stato, e lo lascia scritto perchè non può farlo?
Si tratta di civiltà. Non di altro.

Umberto

Anonimo ha detto...

Come al solito cerca di fuorviare le menti deboli fornendo dati falsi... La volontà di Eluana è stata testimoniata da più di una trentina di testimoni che l' hanno ribadita più volte.

Ribadisco la proprietà privata della vita, il che concerne anche il diritto al suicidio... Tra le altre cose mi colpisce il fatto che lei, così avverso al comunismo, così di destra, voglia affidare la sua vita allo stato affinchè decida per lei... Mah!

Inoltre leggendo giornali spagnoli e inglesi ho saputo che l'opinione che hanno dell'italia è terribile, ma non perchè hanno finalmente lasciato che eluana morisse, ma perchè ci abbiamo messo 17 anni per lasciare una persona di scegliere per la propria vita.
Ma come dicono nel Pais, l'italia purtroppo è incrostata a questo vaticano invadente e contro la dignità umana.

Red Joy

Anonimo ha detto...

Io non capisco perchè lo Stato dovrebbe sprecare soldi per persone che sono ridotte a vegetali, e per vegetali intendo vegetali, non parlo di chi potrebbe risvegliarsi con degli handicap, parlo di chi non ha più niente che lo possa distinguere da un vegetale, all'infuori dell'anima, per chi ci crede.
Trovo questi casi vere e proprie perversioni morali: proiettare su un corpo vivo, ma vivo né più né meno di una pianta, sensazioni che ci immaginiamo stia provando, metterci li a sperare, a pregare, a non accettare la morte, la realtà.
Di fronte a casi gravi di questa estrema gravità e irreversibilità evidente (evidenza neuroscientifica, per chi la conosce, per tutti gli altri opinioni vaghe)non vedo cosa si possa avere contro un testamento biologico.

Poi però, riflettendoci, mi dò la risposta da solo...
Tale avversione è, molto semplicemente legata a un dogma: un comandamento che dice "non uccidere".

Per cui mai e poi mai il Vaticano in primis o un Cattolico al 100% potrebbe accettare il testamento biologico, neanche di fronte all'evidenza di una sua ragionevolezza, perchè:

- Se il Vaticano accettasse il testamento biologico verrebbe meno al comandamento "non uccidere". Anche se è ridotta a una pianta nel vero senso della parola,una persona è ancora viva se funzionano le sue funzioni più essenziali(anche le piante sono vive).

- Essere cattolico (da quel che ho capito) significa credere che quando il Papa parla è ispirato da Dio. Quindi egli non potrà mai e poi mai contraddire il Papa, in quanto contraddirebbe Dio. Il Papa che, come ho appena detto, non potrebbe mai pronunciarsi contro il testamento biologico.

In conclusione è un confronto perfettamente inutile perchè si parlano due linguaggi diversi: l'uno laico e pragmatico che arriva a una conclusione (parlo di quelli consapevoli, non i finti atei o che non sanno per niente le neuroscienze), l'altro religioso.

Di qui capisco anche perchè una persona può interrompere le cure ma non può procurarsi da solo la morte quando va incontro a una fine molto dolorosa: pragmaticamente esse sono la stessa cosa, ma per fortuna di noi italiani non esiste nessun comandamento che dice "non interrompere le cure".

Allora professore, a questo punto io direi che la sola cosa da fare sia andare al dunque: non mi basta che lei dimostri che dio esiste, lei dovrebbe dimostrarci, per farci accettare il dogma, che Dio, quello cristiano o quello ebreo, esiste.

Spero che lei prenda seriamente questo mio intervento, perchè altrimenti (per quanto appena enunciato)dubito che avrò molto altro da dire nel suo blog.
Con affetto

Andrea Romanelli

Anonimo ha detto...

Nessuno può dimostare che dio esista. D'altra parte si parla di -fede-. La fede prevede la non conoscenza del fatto in cui si -crede-, altrimenti non sarebbe fede. Il dio dei cattolici d'altra parte chiede la fede e non la conoscenza. Altrimenti sarebbe troppo facile dimostrare che dio non esiste. In ogni caso la fede non può essere prova o sostegno di qualcosa. Le cose terrene si valutano con prove terrene.

Il testamento biologico è un diritto. Se lei crede che Dio esista allora non lo scriva. Ma io non ci credo, e lei come tutti questi finti moralisti e beceri ignoranti non mi potete impedire di decidere della mia vita.

Red Joy

robertorubino ha detto...

Nazismo e comunismo sono uniti dalle atrocità commesse contro l'umanità. E sono uniti soprattutto dal rifiuto di Dio.
Dio esiste ed è una evidenza logica, non scientifica. E' molto più ragionevole che esista piuttosto che non esista (ed infatti la grande maggioranza di filosofi e scienziati, matematici e fisici della storia credono nella Trascendenza ed in Dio).
Gesù Cristo si è incarnato, è morto e risorto: questo è un fatto di cui puoi provare la veridicità solo ed esclusivamente facendone una esperienza personale e solo se tu liberamente vorrai aprirti alla fede (se non lo farai è perchè non vuoi fare questa esperienza e Dio non ti costringerà mai ma ti rispetterà e ti aspetterà fino all'ultimo).
Il discorso sul testamento biologico non ha nulla a che fare con la religione ma solo con il diritto naturale e la ragione naturale. Esistono molti atei (Pera, Ferrara e tanti filosofi)che sostengono l'assurdità della eutanasia e del suicidio (Kant, Durkeim). La libertà senza responsabilità è solo libertinaggio che impoverisce l'uomo e lo rende simile ad un vegetale (un vero vegetale).

Anonimo ha detto...

Qui non è un fatto di ragione naturale. E' un fatto di detenzione della propria vita. La vita è di chi la vive. E chi la vive può interromperla in ogni momento come interrompe qualsiasi cosa che non gli sia più di gradimento. La maturità sta proprio nella scelta.

In ogni caso non mi sembra proprio che sia più ragionevole che dio esista piuttosto che dio non esista. Ragionevolmente dio non si è MAI mostrato. Ragionevolmente lei si -fida- della bibbia o della chiesa per credere. Ragionevolmente la religione è obsoleta per una persona abbastanza matura per accettare che si nasce e si muore.
Inoltre il fatto che numerosi scienziati e filosofi abbiano creduto in dio non prova niente. Il contesto storico spesso imponeva uno stato di fede. Ed in ogni caso bisogna sempre elevarsi e tirarsi fuori dalla massa.

Red Joy

Anonimo ha detto...

Non condivido due punti:

- che non ci sia nessun legame tra religione nel testamento biologico.
E' facile notare come a stragranza maggioranza siano i cattolici a essere contrari e viceversa.
Le ragioni del legame le ho esposte prima: con quel comandamento, ammesso e non concesso che sia ragionevole non si potrebbe.
Vi sono poi atei (e finti atei)che hanno posizioni diverse ma sulla base di riflessioni, teorie proprie, non certo sulla base di fattori pragmatici. E' sulla base di questi ultimi che io faccio una netta distinzione tra suicidio ed eutanasia, perchè obiettivamente non sono la stessa cosa. Tirando in gioco elementi quali la qualità della vita reale, e non di quella percepita come per il suicidio, e l'irreversibilità della condizione essi non sono affatto la stessa cosa, sono diverse e come tali vanno trattate. E'sofferenza fisica e gravi handicap, andando inevitabilmente incontro alla morte e senza speranza di guarigione, contro sofferenza psicologica, reversibile, che non porta da sola la morte, con handicap quantitativamente e qualitativamente nettamente inferiori e reversibili; nonchè la morte: in molti casi si tratta di persone che irrimediabilmente moriranno di li a poco senza poter fare nulla, alla depressione i rimedi ci sono ed anche molto efficaci.

- E' vero che le regole sono importanti e senza regole l'adattamento si fa molto più difficile e impossibilità a crescere e creare qualcosa di decente. Ma ciò non significa che tutte le regole siano giuste.

Andrea R.