La visita di Gheddafi a Roma ha fatto uscire allo scoperto i buffoni italiani. Giornalisti servi del potere e dell'editore (Repubblica, La stampa, Il fatto quotidiano, l'unità, il Manifesto, e via dicendo verso sinistra) si sono mostrati veri e propri pagliacci da circo.
Hanno ferocemente criticato Gheddafi e Berlusconi (tanto per cambiare) perchè il Colonello ha invitato l'Europa a convertirsi all'Islam. Questi giornalisti e servi del potere si sono riscoperti tutti molto molto cristiani (e questo mi fa piacere). Peccato che fino a ieri hanno fatto una aspra battaglia contro la Chiesa affinchè l'Europa non sia cristiana (hanno anche impedito che nella costituzione europea fossero introdotte le sacrosante origini cristiane dell'Europa).
Dicono, questi signori, che non bisogna stringere mani ad un dittatore, ma non hanno mai scritto una riga sulle visite, sugli inchini e sui salamelecchi che Napolitano, D'Alema e Prodi hanno fatto verso gli spietati dittatori cinesi che calpestano ogni giorno i diritti umani e massacrano bambine solo perchè femmine (lo hanno fatto anche con Gheddafi).
Gheddafi è certamente un gran fesso, ma più fessi di lui sono i soli critici prezzolati e i comunisti che non possiedono nessuno spirito critico.