Folgorante sillogismo:
LA VITA DELL'UOMO INNOCENTE E' INVIOLABILE.
IL FETO E' UN UOMO INNOCENTE.
DUNQUE LA VITA DEL FETO E' INVIOLABILE.
Se qualcuno pensa di potere confutare questo semplicissimo ragionamento si faccia avanti
15 apr 2010
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19 commenti:
Sull'aborto sono sempre stato contrario, e credo (anche se non spero) che questo è e rimarrà uno dei pochi punti d'accordo che ho con lei.
M.
non capisco il perchè "la vita dell'uomo innocente"...tutto qui...
Valerio
non capisco il perchè "la vita dell'uomo innocente"...tutto qui...
Valerio
Si parla dell'uomo innocente perchè il diritto alla legittima difesa è inviolabile. Cioè se qualcuno vuole togliere la mia vita io ho il diritto di difendermi e, in ultima istanza, anche ucciderlo (se non ci sono altre possibilità per fermarlo).
Invece la vita di un uomo innocente è sempre inviolabile (è questo il vero significato del comandamento : NON UCCIDERE (l'innocente)
A socrate è un uomo
B ogni uomo è mortale
C ogni uomo è socrate
quindi ogni uomo è omosessuale
(w. allen)
Per l'ultimo anonimo: fai calare il latte!
per l'anonimo:
il sillogismo che hai citato contiene un errore logico.
dovresti studiare un po' di piùà prima di imbatterti in campi che non conosci. Il termine medio "uomo" non può essere contenuto nella conclusione!!!
professore,la vita di per sè è inviolabile!che uno sia colpevole o innocente!lei dice bene del comandamento"Non uccidere",ma tralascia l'unico comandamento che ha lasciato Cristo:"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato Voi",e qui è sottinteso"non uccidere NESSUNO"....
Valerio
l feto non è un uomo e tanto meno innocente... almeno credo! Si pensi al caso in cui bisogna scegliere tra la vita del feto o la vita della madre entrambi innocenti. Quale che sarà la scelta verrà automaticamente meno il principio di non uccidere l'innocente quindi la vita dell'innocente non è sempre inviolabile. Concludo dicendo che: o il feto non è un uomo ma è un essere vivente la cui vita è quella davvero inviolabile, conclusione preferita visto che nessun uomo è innocente (chi è senza peccato scagli la prima pietra), ovvero il limite della vita del feto coincide con l'inviolabilità della vita della madre quindi dell'uomo. Paolo Natale
dimenticavo! Nella seconda ipotesi posto che la vita del feto deve lasciar spazio alla vita della madre la conseguenza sarà che la vita del feto in quanto violata non è inviolabile, quindi il feto non è innocente. Ciò conferma di nuovo che il feto non è un uomo ma è qualcosa di più qualcosa al di sopra del bene (innocenza) e del male (non innocenza).
La premessa minore è falsa, in quanto il feto non è ancora un uomo in atto ma lo è in potenza.
PHILOSOPHER 87
Caro filosofo,
dimentichi che l'atto precede SEMPRE LA POTENZA. Nulla può essere in potenza e basta. Il passaggio dalla potenza all'atto è un passaggio di accidenti e non di sostanza. La sostanza "uomo" resta sempre in atto. Ciò che cambia sono solo gl accidenti.
Dal mio punto di vista col subentrare di determinati accidenti si può parlare di uomo (inteso come etichetta nominale e non come sostanza)
ho dimenticato di firmare: philosopher 87
Non esiste giudice col volto da uomo.
Buongiorno professore,
sono un suo ex studente di Penne (PE). Ai tempi della scuola sa che credevo che lei fosse un comunista? Non si offenda ma ci sono troppi luoghi comuni sui docenti di lettere per poter ignorare simile idea.
Tempo fa quando avevo intenzione di riscrivere un libro di un noto e controverso autore francese settecentesco, mi imbattei in questo sito:
http://www.alateus.it/
Se non lo conosce vi potrà trovare interessanti informazioni sul mondo dell'ateismo.
Se sono ateo? A chi importa? Non mi interessa parlare di me, mi interessa diffondere verbi e aprire discussioni. Magari vi potrebbe trovare spunti per aprire un nuovo intervento sul suo blog.
Cordiali saluti
Professore, ma lei come può ridurre una questione così delicata e profonda,ad un semplice sillogismo? chi è lei per poter giudicare in maniera così violenta le scelte altrui?per quanto riguarda l'aborto esiste un moltitudine così vasta e differenziata di situazioni, che è impossibile dare giudizi puramente oggettivi.Le parlo da donna.In questo blog si difende spesso la dignità del feto.E la dignità della donna?viene quasi ridotta a puro strumento di procreazione.Mi dispiace ma nella società complessa in cui viviamo, i paraocchi sono inutili.Sa professore, io non sono brava come lei con le parole, ma dal basso della mia ignoranza mi permetto di dire che in questo blog le invettive contro i comunisti, i medici assassini e le madri ingrate, a volte risultano improduttive e fini a se stesse.Inoltre le consiglio di non attaccare chi ha un'opinione diversa dall sua.L'eterogeneità delle idee è una delle poche risorse rimaste al mondo.
cordiali saluti.
anonima_89
Professore, ma lei come può ridurre una questione così delicata e profonda,ad un semplice sillogismo? chi è lei per poter giudicare in maniera così violenta le scelte altrui?per quanto riguarda l'aborto esiste un moltitudine così vasta e differenziata di situazioni, che è impossibile dare giudizi puramente oggettivi.Le parlo da donna.In questo blog si difende spesso la dignità del feto.E la dignità della donna?viene quasi ridotta a puro strumento di procreazione.Mi dispiace ma nella società complessa in cui viviamo, i paraocchi sono inutili.Sa professore, io non sono brava come lei con le parole, ma dal basso della mia ignoranza mi permetto di dire che in questo blog le invettive contro i comunisti, i medici assassini e le madri ingrate, a volte risultano improduttive e fini a se stesse.Inoltre le consiglio di non attaccare chi ha un'opinione diversa dall sua.L'eterogeneità delle idee è una delle poche risorse rimaste al mondo.
cordiali saluti.
anonima_89
Forse dovrebbe tralasciare di violentare in maniera così capziosa il pensiero dello Stagirita. Il Feto non è un uomo, semmai è uomo in potenza. Le consiglierei di ripassare quantomeno la distinzione tra potenza ed atto, che è esiziale nella pratica sillogistica. Il sillogismo è assurdo poichè la premessa minore è falsa, non discriminando tra potenza ed atto.
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