27 nov 2007

VIOLENZA ED ODIATORI

La violenza è iscritta nel DNA dell'uomo. E' una ferita che nasce con il peccato originale e viene sanata (ma non cancellata) dal sacrificio di Gesù Cristo. Ciascuno conserva in sè dunque una potenzialità violenta che riesce a sedare solo con la vicinanza a Dio.
Ma ci sono coloro che alimentano questo fuoco, nascondendosi dietro le bandiere della pace.
Odiatori di professione! In Italia hanno iniziato nel 1919 quando, all'indomani della prima guerra mondiale, hanno riversato una carica di odio e di violenza contro italiani che semplicemente si opponevano alle loro folli idee bolsceviche e rivoluzionarie.
Hanno ripreso ad odiare e far odiare dopo il 1943 dando vita ad una delle più sanguinose campagne di violenza che l'Italia abbia mai conosciuto. Hanno cominciato con la barbarie di piazzale Loreto in cui i "partigiani rossi" vigliaccamente hanno sfoggiato uno spettacolo vergognoso contro un uomo senza nemmeno processarlo, hanno continuato massacrando migliaia di concittadini solo perchè anticomunisti (ormai la storiografia è ricchissima di documenti che testimoniano la gravità delle stragi rosse dopo la seconda guerra mondiale in Italia).
Negli anni '70 i brigatisti terroristi hanno voluto reincarnare le gesta dei loro eroi partigiani contro il nemico borghese ed ancora oggi assistiamo alla violenza nei cortei che mettono a ferro e fuoco le città ed incitano alle stragi di Nassirya, ed incitano ad uccidere poliziotti, ed incitano ad uccidere Berlusconi, ed incitano a distruggere, massacrare, colpire, sparare, bruciare, odiare.
Qualche giorno fa in un corteo femmista comunista è apparso uno striscione: un uomo morto non stupra . Dopodichè le donne pacifiste che si strappano le vesti per l'attacco americano in Iraq hanno costretto in modo fascista e violento altre donne ad abbandonare il corteo. Come se poi la violenza carnale riguardasse solo le donne di sinistra (ma forse sono le più belle di tutte).
La guerra all'America si maschera di pacifismo e la professione di odiatore ha sempre più discepoli.
Un appello a destra e sinistra:
non c'è pace senza misericordia, non c'è misericordia senza Dio!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Se come lei afferma che l'UOMO è stato creato da DIO a sua immagine e somiglianza, mi chiedo come mai il Signore non abbia provveduto ad estirpare l'ODIO dal DNA dell'Uomo prima della sua creazione. Se così avesse fatto, non avrebbe sacrificato il proprio figlio, e ce ne saremo fatto a meno della romanzina di Adamo ed Eva e del Loro peccato. Io credo che nessuno essere umano sia nato con questo peccato. L'Uomo è frutto di un'evoluzione naturale.

Unknown ha detto...

Senta professore, lei sta davvero esagerando. I pacifisti sono tutto il contrario di quello che pensa lei, e d'altra parte non c'è bisogno nemmeno di dare una spiegazione: un uomo che chiede la pace non fa guerra a qualcuno.
Guerra ideologica sì, quella però è un'altra cosa. E' un diritto e un dovere opporsi a guerre d'interesse, e guerre in generale, che siano compiute dagli americani o dai cinesi. Forse lei non vuole vederlo, ma le stesse persone che sfilano contro la guerra afghano-iraqena, protestano contro i massacri in birmania, darfur e quant'altro. Il fatto, poi, che in ogni guerra nel mondo ci sia lo zampino americano... che vogliamo farci, sono fatti così, quelli [ quei bastardi assassini, ma dirlo è politicamente scorretto ].
Riguardo alle stragi rosse, esse sono condannate da lei come dalla sinistra odierna, così come è condannato il terrorismo. Il fatto che ci siano ancora frange estreme e violente non dipende dal partito nè dall'ideologia.
Almeno si scannano con quelli di forza nuova e stanno buoni.
Inoltre, mi scusi, ma un processo a mussolini non l'avrei fatto nemmeno io. E lui, per coerenza, non avrebbe dovuto chiederlo, visto che non era cosa che dispensava ai suoi nemici.
Mussolini andava ammazzato, come i Savoia buttati fuori [ a calci ] dall'Italia. Non c'è niente da discutere, i fatti parlano chiaro.

E poi quale misericordia e misericordia!? Ma misericordia per chi? Eh? La misericordia è il velo che maschera la complicità.

Anonimo ha detto...

Bene, i giovani rispondono alla provocazione apocalittica dai toni cupi offrendo "oro e collirio". I loro toni sono pacati a volte meno ma controllati, bella generazione... finalmente!La loro capacità di analisi la loro riflessione e la loro solare intolleranza è ricchezza. Paul ha ragione e sa perchè Professore? Perchè si occupa di fatti mentre Lei usa la chiesa che di vita pratica, corporea e sensoriale, attraverso i suoi ministri, non ne sa niente per il semplice motivo che ne hanno scelto un'altra. La lotta per la vita col corpo e con la mente è un modo di vivere e di essere e richiede coraggio. Come richiede coraggio sbagliare, imparare e continuare a scegliere con coerenza. dio c'entra poco, la spiritualità è un bisogno psoicologico dell'uomo perchè aiuta, ma molti individui ne fanno a meno, possono farlo, sanno farlo e, forse, è più difficile vivere senza dio, sicuramnete e meno comodo.
Il resto viene da sè:
se una persona (uomo o donna) viene aggredita ha il diritto di difendersi fino all'ultimo respiro , e probabilmemnte si augurerebbe che non fosse il proprio.
se un persona deve decidere di interrompere una gravidanza (la parola aborto riguarda anche idee e pensieri)ha il diritto di avere una assistenza medica da parte della sanità pubblica i conti con la coscienza e con la propria anima, quella esiste, sono fatti privati PUNTO.
Ad amare e a fare l'amore si impara ma esiste anche il sesso "leggero", quindi? Nessuno ne obbliga la pratica anche se può servire a crescere se vissuto con rispetto, gioia e consapevolezza. maschi e femmine si nasce Uomini e Donne si diventa.
E' l'aggressività ad essere nel dna non la violenza e, in quanto istinto serve; basta mediarla col cervello e scegliere la lotta "aristocratica".
Questo è anche un pensiero politico.
Nina

robertorubino ha detto...

E' curioso essere per la pace e rivendicare al tempo stesso il diritto di avere assistenza per uccidere il proprio figlio.
Ma quale differenza c'è tra Franzoni che massacra il figlio e la mamma che lo uccide con l'aborto.
Si può dire tutto ma almeno non diciamo che questo vuol dire essere amanti della pace.
Ma sono i frutti inevitabili di chi rifiuta Dio dalla propria vita.

Anonimo ha detto...

La vita è molto più difficile e complessa di quanto lei pensi. Ci sono delle tinte che sembrano sfuggirle, sebbene molto forti. La risposta alla domanda che si pone la può avere in modo esaustivo da uno psichiatra, magari junghiano, se non erro ha già chiesto aiuto, oltre che alla chiesa, alle fonti di questa disciplina riferendosi all'umano errare.
Dio non acceca e bisogna capire, se si ha brama di conoscenza, che si apprende anche da chi crede in modo differente o non crede o non crede ancora. A parte gli Angeli nessuno arriva a Dio in modo facile. Facile invece è fraintendere o non voler intendere. Interessante sarebbe ora l'intervento nel blog di un frate.

Buonasera, Nina.

Unknown ha detto...

professore la Franzoni è un'assassina che ha massacrato il proprio figlio, precedentemente accudito e cresciuto.
La Franzoni ha scelto l'ipocrisia.
Una donna che rifiuta una gravidanza non fa altro che espellere un incoscente ammasso di cellule. Sarà vivo quanto le pare [ vivo quanto la mia mano, in ogni caso ], ma anche l'insalata che mangia è viva.

robertorubino ha detto...

Vorrei chiedere a paul qual è il momento preciso, l'istante nel momento evolutivo, in cui un essere vivente smette di essere insalata e diventa uomo.
Affermazioni le tue paradossali e prive di ogni fondamento scientifico, razionale e di buon gusto.
Ti ricordo qual è la vera ipocrisia.
I medici a firenze (qualche mese fa)hanno cercato di ammazzare un bambino con l'aborto. Siccome gli abortisti spesso sono anche somari è accaduto che quando hanno estratto il corpo dalla pancia della mamma, quella "insalata" era ancora viva ed in grado di vivere in modo autonomo. Allora, per legge, poichè il bambino era nato, doveva essere salvato a tutti i costi. Così gli stessi assassini ginecologi si sono adoperati per salvargli la vita dopo averlo cercato di ammazzare. Capito? Nella pancia è insalata, fuori dalla pancia un uomo ed un cittadino! Vergogna!
Il Papa ci ricorda che l'Inferno esiste veramente.

SARA ha detto...

buonasera prof
Più che una critica quella che vorrei porgerle è piuttosto una domanda,scaturita dalla mia grande curiosità...lei in classe per spiegarci il suo punto di vista sull'aborto ha preso in esame i diritti di natura di locke:diritto alla vita, alla libertà, alla proprietà privata e di farsi giustizuia da soli...lasciando perdere gli ultimi 2 ha affermato che il diritto alla vita è più importante di quella alla libertà(perchè senza la vita la libertà non esisterebbe)ha quindi detto che il diritto alla vita del bambino(non intendo polemizzare se si tratti di un bambino o di un ammasso di cellule)è più importante del diritto alla libertà della madre...dopo questa premessa la mia domanda è:qualora sua moglie dovesse rimanere incinta e il medico per varia complicanze la mettesse di fronte alla decisione di salvare necessariamente o sua moglie o suo figlio...lei chi salverebbe?quale diritto alla vita è più importante in questo caso?
....un'altra domanda:far partorire una bambina(ci sono bambine che sviluppano anche a 9 o 10 anni)che ha subito uno stupro nn è in qualche modo rendere impossibile la sua vita?
aspetto al più presto una sua risposta..
Sara Ciafardo IV B

SARA ha detto...

PROF IL MESS ERA RIVOLTO AL BLOG SULL' ABORTO...SARA

robertorubino ha detto...

risposta per sara:
poni delle questioni molto complesse sulle quali ti rispondo da un punto di vista teorico. Sicuramente la esperienza diretta potrebbe cambiare le cose (ma spero di no).
Prima domanda: tra la vita di mia moglie e quella di mio figio quale sceglierei?
In questo caso non sono io a dover scegliere ma mia moglie. Come per il principio di legittima difesa, tra due vite chi deve decidere è colui che ammazza oppure sceglie di morire. Siamo di fronte a due vite, entrambe sacre.
Se scegli di uccidere il bambino fai un'azione morale perchè salvi la tua vita che è sacra, se scegli di morire per far vivere tuo figlio fai una scelta di santità.

seconda domanda:
lo stupro è una cosa orrenda, come l'omicidio. Nel caso di una bambina è poi una cosa terribile. ma non si risolve una cosa cattiva con un'altra azione cattiva. le vittime sarebbero due, la bambina violentata e il figlio ucciso. sono certo ch la vita della bambina violentata sarebbe rovinata veramente se abortisse. anzi è successo qualche mese fa: una bambina di 12 anni è stata costretta ad abortire da sua madre e dal giudice per i minori. lei non voleva. Ora è in manicomio. Praticamente impazzita.

Unknown ha detto...

Prive di fondamento scientifico saranno le sue, di affermazioni. E stia attento, perchè si contraddice appellandosi alla verità scientifica per qualcosa e alla fede per qualcos'altro. Due pesi e due misure? Quando le conviene...
Comunque la legge permette l'aborto entro i 3 mesi dalla fecondazione dell'ovulo. A 3 mesi un feto non è assolutamente capace di vivere. Evidentemente, grazie all'ostracismo religioso che vige in Italia, quella donna ha dovuto aspettare che le infinite beghe legali venissero completate, mentre intanto la vita diventava sempre più Vita dentro di lei.
In tal caso la colpa non è certo dei medici, ma dello Stato connivente alla Chiesa.
Sarei interessato, comunque, a leggere la fonte giornalistica da cui ha preso coscenza di questo fatto.
Ovviamente buon gusto e moralità sono cose soggettive, che restano in ogni caso fuori dalla ricerca scientifica. Ci mancherebbe pure che, oltre ad essere sottopagati e sfruttati, i camici bianchi debbano rispettare una fantomatica morale. Come se i buldozzer dovessero abbattere una casa senza rovinare i muri.


PS: e smettiamola di parlare di 12enni come di bambini, i tempi cambiano

robertorubino ha detto...

mio caro paul, le tue competenze medico-scientifico sono assolutamente nulle. Ti invito a consultare un manuale qualsiasi di biologia e potrai scoprire che che l'embrione si autogenera, che intelligentemente possiede ed esegue un programma di autosviluppo, autoconservazione. Sceglie da sè come, dove e quando annidarsi nella parete uterina; come, dove e quando nutrirsi da sè; sceglie da solo lo sdoppiamento delle cellule che creano i diversi organi. Dunque a tutti gli effetti l'embrione unicellulare è un essere autonomo, intelligente ed autogenerante. La madre gli offre solo l'ambiente in cui il bambino si sviluppa.
Questo sviluppo intelligente ed autonomo si svolge senza soluzione di continuità dall'embrione alla vecchiaia così da non potere mai dire che ora non è essere umano ed ora è essere umano. Se ignori questo non puoi dibattere di nulla perchè parti da considerazioni false.
Inoltre la legge sull'aborto permette l'omicidio anche dal terzo al sesto mese, ma ad una nazista condizione: il bambino deve essere un po' malatino (artt. 5 e 6 legge 194/78).
La fonte giornalistica la puoi scegliere da solo visto che è stata una notizia clamorosa data da tutti i quotidiani e da tutti i tg nazionali (dovresti leggere un po' di più).
Infine mi sembra buffa la tua teoria per cui siccome guadagni poco non devi avere regole morali. Tutto in funzione del danaro!
La chiesa ci insegna a vivere ed ad agire per il bene nostro e di tutti. La chiesa e solo la chiesa!

Unknown ha detto...

Professore i comportamenti che indica lei sono paragonabili a quelli di una pianta che orienta le foglie verso la luce. E non è affatto detto che quelle azioni siano "scelte".
Bella risposta quella sui tg, solo che ho smesso di dare peso a tali trasmissioni. E' sotto l'occhio di tutti quanto siano faziose e, all'atto dei fatti, distolgano la gente dalle malefatte dei politici.
Detto questo, non me ne può fregare di meno del lato morale della vicenda.

PS: io leggo molto, solo che non tengo a mente fatti di importanza così piccola e su cui ho un'opinione ben precisa. Casomai dovrebbe essere lei a togliere un pò gli occhi dalla Bibbia

Anonimo ha detto...

Nella gara di chi ha il membro più lungo (chiedo scusa ma sembra proprio questa la situazione) forse un pò di umiltà non guasterebbe. Per farla breve la verità probabilmente cammina con la ricerca e quest'ultima con la consapevolezza di percorrere un tragitto senza fine.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/08/bambino_firenze.shtml

Saluti.

Anonimo ha detto...

Spezzo il link in quanto non entra:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/
Cronache/2007/03_Marzo/08/bambino_firenze.shtml