6 dic 2007

I CAIMANI E IL NATALE

I caimani hanno cominciato subito a martellare il Natale per distruggerlo.
Hanno cominciato i soliti islamici ad abbaiare contro il presepe e le recite sulla natività offensiva della loro grande sensibilità d'animo.
Fanno loro eco i comunisti laicisti da quattro soldi che in nome di uno stupido ateismo pretendono di abbattere e scardinare la festa più bella del mondo privandola del valore religioso e sostiduendolo con idiozie come "festa della famiglia", "festa della pace", "festa del volemose bene"in cui Prodi e Veltroni sarebbero babbi natale di prima categoria.
I mercanti liberisti da strapazzo invece, assetati di monete, cantano: "Natale è tempo di regali", oppure "se non mangi il panettone che Natale è?".
Una orribile bevanda, disgustosa nel sapore, la Bed Bull, dissacra il presepe in una pubblicità dando in mano ai magi questa bibita schifosa da dare in dono a Gesù e... tutti gli angeli si ubriacano. Dolce e Gabbana, sartorelle di quartiere, mostrano in TV uomini che si baciano tra loro offrendo uno spettacolo vomitevole. E tutto per Natale.
Cari caimani,
IL NATALE E' SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UNA FESTA RELIGIOSA. SI CELEBRA L'INCARNAZIONE DI DIO, L'EVENTO PIU' IMPORTANTE DELLA STORIA DELL'UMANITA'.
Se gli islamici non lo voglione celebrare possono tornare a casa propria.
Se comunisti e laicisti non lo vogliono celebrare, possono anche andare a lavorare. Ad addrizzare banane per esempio. Si lamentano tanto perchè lo Stato non è laico. Un suggerimento: chiedete in Parlamento di abolire le feste religiose ed andate a lavorare. Ma no. Questa sarebbe una proposta troppo coerente per gente così.
Per quanto riguarda sartine di quartiere e sciacalli commercianti, vergognatevi di speculare su quanto di più caro può avere un uomo: la propria fede.
Un invito ai cristiani: boigottate i prodotti che si fanno pubblicità sfruttando l'immagine del Natale.
Un invito ai caimani: approfittate di questo tempo sacro per pentirvi e convertirvi.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

I tempi cambiano. Però non si permetta di dare dello stupido a una persona che non crede in dio.

robertorubino ha detto...

Ho solo scritto che l'ateismo è stupido non l'ateo. L'ateo è stolto (come dice la Bibbia)

Anonimo ha detto...

Il cristiano è credulone, egocentrico, incapace di ammettere il vuoto sulla quale si basa la sua fede.(come dicono gli atei)

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

senza parole

Anonimo ha detto...

Mi vedo d'accordo con lei professore, no so in questo meccanismo con chi prendermela.. ma condivido l'analisi di un male che circola, soprattutto nel regno catodico.
Sarebbe bello poter leggere un nome dietro un commento anonimo, così per essere coerenti riguardo la centralità dell'uomo rispetto ad una supposta assenza di dio; riguardo al vuoto sul quale poggia la fede sono piuttosto scettico (come direbbe cartesio). Saluti.

"La fede, così come l'amore, non passa attraverso la ragione" - H. Hesse

Anonimo ha detto...

L'anonimato è necessario. Ma cmq ci sono tesi opposte riguardo al fatto che la fede sia o meno un fatto di ragione. Il proprietario stesso di questo blog è di parere contrario a quello di Hesse per esempio. Io trovo la fede inutile. Non ho bisogno di impersonificare un evento che non riesco a spiegarmi con la ragione. E se davvero esiste Dio, mi perdonerà per non aver creduto alle parole di altri uomini e a un libro scritto da uomini.

robertorubino ha detto...

L'anonimato è necessario quando c'è malafede. Ma se si difendono con coraggio le proprie idee, l'anonimato è solo segno di codardia. Comunque a me piace confrontare idee e non mi serve nemmeno sapere da chi provengano.
Hai ragione caro anonimo, a mio avviso la fede passa per la ragione (non sono un mussulmano nè un luterano), la illumina e la potenzia. Per questo i più grandi scienziati, filosofi, scrittori, artisti, pittori, intellettuali della storia sono cristiani.

Unknown ha detto...

io mi sono sbellicato dalle risate, non so se l'ha fatto apposta ma questa volta è stato simpatico :D
in ogni caso sono d'accordo sulla parte riferita alla mercificazione della festività religiosa, non solo quella natalizia.. Purtroppo però, i mercanti fanno il loro lavoro e finchè cristiani e non abboccano... il dio denaro, professore, è ben più forte del suo Dio a quanto pare.

Anonimo ha detto...

la red bull è buona!!!!!!!!!!

robertorubino ha detto...

Caro Paul,
proprio perchè il mondo è cattivo e il dio denaro conta più di ogni cosa, proprio per questo non possiamo fare a meno di Gesù Cristo.
Se fossimo buoni di natura e se la nostra ragione ci potesse salvare dal male non avremmo bisogno di Dio.
Dunque vedo che siamo pienamente d'accordo!

Unknown ha detto...

Io non sento il bisogno di avere fede professore: benchè il mondo sia un campo minato, alzo la testa e mi faccio strada da solo. Quello che faccio dipende da me e soltanto da me, nel bene e nel male, e davvero non vedo perchè dovrei aggrapparmi alla fede.
Io non mi sento così piccolo e indifeso come sembrano sentirsi i cristiani.

robertorubino ha detto...

caro paul, quando starai sul punto di morire, vedrai come ti senti piccolo e indifeso.

Unknown ha detto...

Questo lo crede lei perchè ha paura della morte. Io mi godo la vita e non ho rimpianti, la vita è la vita e la morte fa parte di essa.
Se dovessi morire domani non avrei paura, tanto quello che ho fatto vivrà nella memoria degli altri.

Anonimo ha detto...

Ma perchè scomodare sempre il Tutto ogni volta che si parla di piccoli uomini... Io sono d'accordo con il professor Rubino: basta offendere i sentimenti religiosi, e ve lo dice uno che è convinto che se Dio (Allah, Buddha, Manitù... chiamatelo come vi pare) esiste non può essere responsabile, non può essere cosciente di quello che succede sulla Terra (per questo forse lo preghiamo: per ricordargli che ha lasciato tanti figli). Tu Paul pensi che la vita faccia parte della morte e viceversa, ma questo relativismo di bottega ti impedisce di allargare la visuale ed evitare le micro-divisioni come morte-vita, amore-odio, ecc.ecc. Comincia invece a ragionare sul Tutto e sul Nulla, sugli assoluti dell'esistenza. Tu non sei altro che una piccola nota di uno spartito che qualcuno suona ogni giorno, e credi che un domani la tua singola nota (simile a miliardi di altre note) vivrà nella memoria degli altri? Sì, forse hai ragione. Forse per qualche giorno la tua nota sarà ancora nell'orecchio di qualcuno. Ma se poi non hai fatto in modo di armonizzarti con tutta la musica dello spartito, se non sei entrato anche tu a far parte di Tutto e a essere essenziale per la vita di chi ti sta attorno, tornerai Nulla. E del Nulla, ti assicuro, avrai non paura, ma terrore.
Luigidif

Unknown ha detto...

Ma quale relativismo di bottega, luigi. Casomai sarai te ad avere una visione burocraticistica dell'universo. Perchè incasellare i concetti in assoluti contrapposti?
Forse hai frainteso i principi del dualismo taoista? Strano perchè non c'è bisogno di studiare a fondo il tao-te ching per notare come nella stessa figurazione moderna del Tao, le due energie contrapposte si muovano fondano in una spirale. La stessa antica figurazione era scevra delle contrapposizioni, in quanto si presentava con una semplice spirale. Se la vita è una spirale di cui tutto è parte e, come giustamente tu dici, armonia, non capisco la tua incasellatura.
Forse il tuo ragionamento dipende dalla presa di posizione del cristianesimo stesso, quella cioè in cui s'è obbligati a fare del bene lasciando che il male non esista. Questo è assolutismo da bottegai. Questa è ignoranza, cecità sul mondo, il quale gira e vive grazie alla presenza equa di ciò che è bene e ciò che male, di vuoti e pieni.
Non capisco perchè demonizzare il vuoto, se esso stesso fa parte dell'universo e di noi stessi come microuniversi.
Poi, sul discorso della permanenza delle persone in vita grazie alla memoria mi hai, come mi aspettavo, frainteso. Quello che intendo io con questo concetto trascende dalla memoria di una persona fisica, del suo nome [ del mio in tal caso ].
I miei pronipoti probabilmente non sapranno nulla di me, ma se esisteranno sarà grazie al mio percorso. Io stesso e noi tutti esistiamo in qualità di persone perchè in precedenza qualcuno ha fatto delle scelte di vita che lo hanno portato a sposare una donna piuttosto che un'altra, e un uomo piuttosto che un altro.
Quindi ogni nostra azione modifica il futuro stesso dell'umanità in maniera più o meno importante, e ci rende eterni.
Come vedi la mia visione è ben più ampia della tua.

Sulla questione di Dio, poi, ci sarebbe da riflettere.
Se Dio è perfetto e buono per definizione, come potrebbe aver dimenticato la sua creazione?
O Dio ha un senso dell'umorismo abbastanza sadico, o qua qualcuno ha sbagliato le definizioni.

Anonimo ha detto...

mi pare chiaro che molte delle asserzioni da voi sopra scritte sono il frutto di una volgarizzazione di alcuni elementi del hegelismo,probabilmente paul escluso.
e in un ottica cirstiana questo dovrebbe far riflettere,in qualsiasi modo si voglia farlo.

robertorubino ha detto...

mi riservo di intervenire in questo dibattito di qualità tra luigi, paul e l'anonimo. Per ora mi rallegra che qualcuno che pensa ancora esiste.

Anonimo ha detto...

"Se fossimo buoni di natura e se la nostra ragione ci potesse salvare dal male non avremmo bisogno di Dio".Riporto alcune sue parole prof...e mi sembra che dia credito alla mia tesi:DIO è UN'INVENZIONE DELL'UOMO IL QUALE HA BISOGNO DI UN MODELLO A CUI ASPIRARE.DIO NON è ALTRO CHE L'UOMO SENZA VIZI Nè TENTAZIONI.

Anonimo ha detto...

l'ultimo commento è di edoardo 5f

robertorubino ha detto...

il fatto che l'uomo abbia bisogno di dio non significa che dio è un'invenzione dell'uomo.
L'uomo ha bisogno di dio, ma non di un dio qualsiasi. L'uomo ha bisogno di dio amore. Il fatto poi che dio esista è testimoniato dalla natura, dalla ragione, dalla fede.
In ogni caso, anche per i non credenti, sarebbe meglio che vivessero facendo finta che dio esista. Sarebbero loro stessi più felici. Provare per credere. La fede non è un sentimento che si ha oppure non si ha. Questa è una stupidaggine o un pretesto. la fede è una scelta razionale e volontaria che si rinnova ogni ora della giornata. E' un atto voluto non sentito.

robertorubino ha detto...

Messaggio per giovanni b.
Sei tu?
se sei il mio ex alunno di città sant'angelo contattami via mail che ho bisogno di un esperto informatico.
ciao

Unknown ha detto...

Professore... ci sarebbe da dire che proprio il fatto che "far finta" che Dio esista rende più felici conferma l'asserzione marxiana per cui la religio è l'oppio dei popoli. Quindi è ragionevole, a parere mio, vivere in un "giusto dubbio". D'altra parte, ammettendo che esista una divinità [ e assumendo che una divinità, poi, possa esistere nel vero senso della parola ] perchè dovrei credere a ciò che si dice nella Bibbia? Probabilmente, quanto di più credibile è stato scritto dai cristiani risiede nei vangeli. Essi stessi, però, hanno molte "metafore"...

Unknown ha detto...

PS: potete chiamarmi Paulo, sono lo stesso Paulo G. che postava tempo fa, solo che ho scoperto che posso loggarmi al sito col mio indirizzo gmail.

PPS: mi rincresce che luigidif non mi abbia ancora risposto, ma sono contento di non volgarizzare Hegel :D

robertorubino ha detto...

Anche se l'uomo ha un indiscusso bisogno di dio, la religio non è l'oppio dei popoli perchè la religione, a differenza della droga, è una scelta libera che dona libertà assoluta. E' l'adesione volontaria dell'uomo che comprende che l'ultimo passo della ragione consiste nel capire che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano (Pascal), è l'adesione volontaria dell'uomo che comprende razionalmente che dio non può non esistere, è l'adesione volontaria dell'uomo cher sceglie il più grande progetto d'amore mai visto. E questa adesione libera e volontaria all'infinito, all'eterno, all'amore libera il piccolo e miserabile uomo e lo innalza alla dignità di re.
L'oppio lo degrada ulteriormente a livello della bestia.

Unknown ha detto...

Mi dispiace ma sono in disaccordo.
Innanzitutto la frase di Pascal è un tantino strumentalizzata, visto che non è detto che lui stesse parlando di Dio. Una delle cose che sorpassa la ragione è l'infinità dell'universo, ma anche la grandezza stessa del sole e del sistema solare è praticamente inimmaginabile. Tant'è, però, che noi quelle inusitate grandezze possiamo misurarle e quantificarle di conseguenza. Hanno un ruolo lampante nel funzionamento stesso del pianeta su cui viviamo. Esistono.
Dio invece è impalpabile, non si mostra mai, l'unica volta che avrebbe effettivamente fatto un'azione di potenza sta nella creazione. E allora, che vogliamo raccontarci barzellette?
Basta con le storiette! Capisco che credere ti porti al settimo cielo [ e ci credo, finalmente reprimi - in senso freudiano - il tuo sentimento di solitudine sotto il martello del Dio guardone ] e che ti faccia sentire parte di un disegno più grande. Ma è solo una piccola consolazione.
Ma che valore ha andare in chiesa una volta a settimana a spettegolare i propri peccati a un prete? Ha il valore della consolazione. Tu vai lì, ti danno l'indulgenza e ricominci a vivere con la coscenza pulita. Eh no, troppo facile.
Troppo facile rifugiarsi dietro regole millenaristiche, divinità e superstizione!

Anonimo ha detto...

Paulo ha focalizzato molto bene il gap generante, che è quello derivante da una cultura intrisa di Cristianesimo. E' vero, culturalmente sono un musicista-taoista, che se vuoi è una figura molto comune nel Terzo millennio tra i quarantenni. Però, come ben sai, una spirale è composta da almeno due elementi che ruotano su sé stessi, si avvinghiano continuamente e che, come in un Dna, puoi separare quando vuoi, perchè questi elementi non si fonderanno mai. Di Hegel ho sicuramente la sovrastima delle incapacità umane, ma di questo possiamo parlare un'altra volta. Volevo dire che se vogliamo tendere all'assoluto, non possiamo poi rinchiuderci nei particolari, soprattutto nelle nostre piccolezze umane che sviano i nostri interessi, li confondono, a volte li paralizzano. Allora voglio dirvi che pur non essendo convinto della "presenza" di Dio, pur avendo come Paulo "un ragionevole dubbio", sento invece la presenza di qualcosa di molto superiore alla morte e alla vita che io chiamo Tutto, e a questa "sensazione" riesco ad opporre un Vuoto, un Nulla che mi fa paura, perchè non ha nulla a che fare con l'Armonia cui vorrei tendere. Le scelte di vita sono intrise dalla nostra cultura e dal nostro background. Le nostre scelte di vita hanno ammassato infrastrutture e dubbi. Ma c'è qualcosa di più leggero e più candido sopra di noi, che forse assomiglia alla musica.
Luigidif

Unknown ha detto...

Luigi, io sono un musicista ed ho insegnato tai chi quan per circa un anno a quarantenni, se vuoi sono una figura impopolare tra i ventenni.
Posso dirti che nella mia esperienza marziale-filosofica, non ho mai potuto pensare che yin e yang siano energie separabili. In ogni attimo essi sono presenti entrambi. Anche in un momento di estremo yang, tirando un pugno diretto, yin è presente nella parte posteriore del mio corpo.

Anonimo ha detto...

E qui torniamo nuovamente al relativismo spiccio, quello che ti assicura che sei sopra è perchè esiste un sotto e sei sotto è perchè esiste un sopra. Ma per me sopra e sotto sono compresi nel Tutto, così come il mezzo e il trequarti... Sono convinto che anche tu sei arrivato al tai chi quan proprio perchè ai letto sia Protagora che Spengler. Non mi bastano, e comunque le operazioni razionali non mi riescono più bene. E di una cosa sola sono veramente certo (anche se mi accuserai di niccismo): qualunque sia l'interpretazione che vuoi dare ai fatti, essi si svolgono tutti in un unico contenitore di cui, nel bene e nel male, facciamo parte. E anche in un momento di estremo yang non ti sarà possibile uscirne del tutto. Però non saprei dirti se il Nulla è almeno osservabile.... Buon anno a tutti e un abbraccio al prof!
Luigi

Unknown ha detto...

luigi questo non è relativismo spicciolo, è taoismo puro... ma comunque è troppo facile accusare qualcuno di relativismo tenendosi dietro la "pappa pronta" del papa filosofo che c'è ora...
buon anno a tutti comunque, sperando che sia meglio di quello appena finito!