11 gen 2008

IN FAVORE DELLE DONNE

La Cina comunista e l'India induista stanno massacrando milioni di bambine ma le femministe occidentali tacciono!


Un rapporto Unicef rende note le statistiche: due milioni di bambine "scompaiono ogni anno".


In India (sono dati ufficiale e pubblicati) 10 milioni di feti femminili sono stati abortiti in 20 anni.


Una città di 500.000 bambine distrutta ogni anno. Secondo l'ONU in Cina c'è il rischio di aborti e infanticidi per 40 - 60 milioni di bambine.


Nel distretto indiano di Salem una pubblicità di stato recita così: "paga 500 rupie e risparmiane 50.000". Il messaggio è chiaro: se abortisci risparmierai in denaro 100 volte tanto!


La colpa di questa umanità spazzata via dalle mannaie di stato, dai veleni, dai forconi dei boia di stato è solo quella di essere donna! Uccisa perchè donna. Il sessismo dell'aborto selettivo così difeso dai progressisti dell'occidente. E vediamo i nostri politici andare in Cina e in India ed inchinarsi di fronte ai carnefici nella speranza di firmare qualche contratto per gli imprenditori italiani.


Nella Corea del Nord non ci sono disabili. I bambini con disabilità vengono uccisi appena nati o abortiti, in casa o negli ospedali e seppeliti in tutta fretta. La pratica è incoraggiata dallo stato. Un modo per purificare le masse da tutto ciò che è diverso! E' un dato acquisito che i bambini disabili vengono avvolti in un pezzo di stoffa e bruciati in una collina vicina al campo.


Grazie a Dio in India e in Cina ci sono le chiese cristiane che, da sole, combattono, contro questo olocausto che ha dimensioni che la storia non ha mai nemmeno sognato nei peggiori incubi.


Spero che le donne, quelle vere che darebbero la vita per salvare i propri figli sempre e comunque, siano le promotrici di una ribellione di fronte alla barbarie eugenetica del massacro delle bambine e degli handicappati e si schierino coraggiosamente (come fanno le donne veramente cattoliche) contro l'aborto.


Madre Teresa di Calcutta, indiana di adozione, ha detto: " se una mamma arriva ad ammazzare il proprio figlio, vuol dire che per l'umanità non c'è più speranza". Lei sì che è una donna!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci prende in giro , Roberto, o cosa? Va bene che lei è solo un uomo e che resta importante l'aforisma "la donna è il secondo errore di Dio" ma cosa vuol fare con la sua cattiveria? L'inferno è qui, ora. Il Paradiso non esiste o se c'è non è attualità. Io, che non ho mai avuto problemi con Dio, se dovessi incontrare questo ideale (è un'utopia come un'altra)lo guarderei tranquillamente negli occhi, mi sento quasi imbarazzata dal suo dire che provoca un allontanamento dalla religione anche in chi potrebbe o vorrebbe non escludere altre dimensioni dopo la morte.
Dove vanno i santificati io non lo so e la Chiesa non lo dice poichè neanch'essa lo sa ,pertanto rimandiamo il giudizio finale alla fine e preoccupiamoci di questa vita...quale vita, appunto? Forse si dovrebbe parlare di questo e non solo di morte. la vita non è a compartimenti stagni e l'umanità non cambierà, radicalmente mai . Madre Teresa di Calcutta, dolcissima persona che ha fatto anche i suoi errori in quanto essere umano, non è una donna è una beata di sesso femminile. Una donna è anche una femmina e nell'universo femminile, che attrae gli uomini per la sua peculiare vastità, si trovano sentimenti ,sensazioni ed emozioni che lei non può capire, vedo. Era chiaro che si sarebbe arrivati alla L.194. La Cina e l'India se ne fregano altamente di noi anche perchè le crociate della Chiesa, stato estero ed unico vero extracomunitario al mondo nonchè alienato, sono prive di ogni senso, distaccandosi dalla realtà altresì negandola nel modo più ipocrita e malvagio possibile. Offrire una vita degna e lottare affinchè ci sia questa vita, personalmente ho una fiducia incrollabile nella possibilità dell'arte di cambiare il mondo, un'arte poetica e politica. Quale mondo accoglie i nascituri? "Gli uomini e le donne non trovano più ciò che desiderano ma devono accontentarsi di desiderare ciò che trovano". Morire carbonizzati in fabbrica per non morire di fame e quasi scusarsi del disturbo perchè ci sono leggi da rivedere o da cancellare così si nasconde il fatto. Certo che siamo allo schifo, direi anche alla viltà! All'improvviso in questa società della tristezza nutrita da apocalittiche visioni si tenta un'ennesimo atto di buonismo senza senso e senza amore. Diritto alla vita, ma quale vita? Ed ora non risponda, se vuol rispondermi, che anche all'inferno non si può negare l'ingresso ai bambini, per favore, e non dica che l'inferno è un'altra cosa.
Lottare per una vita più giusta, la democrazia non c'entra nulla perchè non esiste e questo credo che lei lo sappia molto bene, comunque più vera e sana, ed il pensiero anarchico è basilare, se non altro per educazione, coniugabile con quello socialista, in parte, per un'etica applicata. Provare e proporre una vita dignitosa e rispettosa è l'unica strada per creare antidoti a scelte estreme, con le opportuni eccezionali imprescindibilità. Non se ne esce se non si calma, lei sembra molto meno cristiano di quello che vuol far credere.
Nina

robertorubino ha detto...

non capisco il senso di questo commento rispetto all'articolo scritto "in favore delle donne"

Anonimo ha detto...

era l'unica risposta possibile
nina