30 gen 2009
VERGOGNA COMUNISTA
25 gen 2009
OBAMA, DITTATORE NERO
22 gen 2009
DIO E' GRANDE
Stojan Adasevic, noto medico abortista serbo, che in 26 anni ha praticato personalmente, stando ai suoi calcoli, da 48000 a 62000 aborti (riusciva a fare fino a 35 aborti al giorno lavorando anche 9 ore di fila in sala operatoria) è oggi uno dei massimi esponenti del diritto alla vita nel suo Paese.
La sua storia è incredibile:
Quando era un giovane studente universitario di medicina, un giorno sentì discutere alcuni ginecologi di un caso di interruzione di gravidanza non riuscita, da loro praticata molti anni prima. Riguardava una dentista di una clinica vicina all'università, che si era rivolta a quei ginecologi per eliminare il bambino che portava in grembo; ma il bimbo nacque lo stesso. Quel bambino "nato lo stesso" era proprio lui, Stojan Adasevic. Decise, convinto dalla scuola marxista che l'aborto altro non era che una procedura medica come le altre, di dedicarsi quasi esculsivamente ad operare donne che volevano interrompere la gravidanza.
Divenne un medico famoso per la quantità di aborti che riusciva a praticare. Ma una notte di 26 anni fa, fece uno strano sogno: vide un campo pieno di bambini e di giovani che giocavano e ridevano; avevano dai 4 ai 24 anni, e scappavano da lui. Quando riuscì ad afferrarne uno, questi gridò: "aiuto! un assassino! salvatemi da questo assassino!". A quel punto, sempre in sogno, gli apparve uno che si presentò cone san Tommaso d'Aquino (che Stojan, educato in scuole comuniste, non aveva mai sentito nominare) e gli rivelò essere quei bambini e quei giovani "quelli che tu hai ucciso quando praticavi gli aborti". Scosso, ma non abbastanza da desistere dalla sua attività di medico assassino, un giorno, operando un aborto, estrasse dall'utero di una donna i pezzi di un feto: "la mano si muoveva ancora, il cuore pulsava". La donna in questione iniziò ad avere abbondanti perdite di sangue, la sua vita era in pericolo e per la prima volta in vita sua Stojan, ateo convinto, si ritrovò a pregare: "Signore, salva questa donna, non me!".
Fu esaudito. E quello divenne il suo ultimo aborto. Da allora si è dedicato alla difesa della vita umana e ancora oggi tiene conferenze e incontri per mostrare a tutti la tragedia dell'aborto.
20 gen 2009
UOMINI LIBERI O MACCHINE?
Scoperto l'ormone che rende le donne infedeli
A parte che potrebbe anche essere che la presenza di alti tassi di estradiolo non rende le donne più infedeli ma solo... più bugiarde nel rispondere a un questionario, pensate davvero che una perché è "discreta" debba essre per forza infedele? Insomma: dubito che tutto dipenda dagli ormoni. Ma c'è di più: questo cercare di giustificare comportamenti sbagliati (eccome!) con la chimica non mi piace: noi valiamo di più delle molecole che ci compongono e che girano nel nostro corpo e l'errore esiste... per fortuna; altrimenti saremmo solo macchinette (e a qualcuno fa comodo dipingerci così).
-->
14 gen 2009
I BAMBINI DICONO SEMPRE LA VERITA'
Si consenta anche di segnalare il disagio nato dal leggere la frase "terrà il figlio": un figlio non è un dente rotto che si può tenere o non tenere, come se fossero due scelte equivalenti... ma in realtà la società occidentale così le prospetta: vari psichiatri segnalano che la prima domanda che si sente fare la donna incinta, magari da un'amica che non si aspettava la gravidanza, è: "Che fai, lo tieni?". E questo non ci piace.
Così come non ci piace sentir parlare di "bambino con due teste" (vedi caso in Gran Bretagna), quando si tratta di due bambini distinti, con sistemi nervosi differenti, e dunque con una coscienza individuale ognuno dei due.
Insomma: lo stupore testimoniato dal farne un caso da quotidiano nazionale, di fronte a chi non elimina il figlio "diverso" (in questo caso "i" figli), la dice lunga sul clima che viviamo
OSSERVAZIONI SEMISERIE SULL'ATEISMO
11 gen 2009
Bagnasco: non banalizzare l’aborto… una profezia.
10 gen 2009
"MORTE CON DIGNITA'"
Sto per postare un lungo articolo di un malato di SLA che non vuole l’eutanasia (che ormai è argomento di discussione all’estero, così come il suicidio assistito sta arrivando dappertutto). Ma soprattutto dice che non c’è dignità nel morire con un’iniezione. E questo smaschera un punto fondamentale.
Già, perché oggi l’eutanasia viene spacciata come una “morte con dignità”, senza spiegare cosa sia la dignità, e soprattutto facendo passare l’idea che vivere dipendendo in tutto dagli altri è non dignitoso. Ma morire lentamente è non-dignitoso? Può essere duro, doloroso e stressante, ma certo non fa perdere la dignità umana. Invece passa proprio questo: che la dignità umana ce l’ha solo chi è autonomo. e allora capiamo come chi afferma che neonati e disabili non sono persone, non è una mosca bianca ma solo l’avanguardia di un pensiero che racchiude l’essere umani in certe caratteristiche: nobilissime certo, ma che non descrivono TUTTO l’umano.
Anche una persona in coma non ha perso la sua dignità umana e farla morire (se non è già presente un processo irreversibile di malattia mortale) non è una “morte dignitosa”, è morte e basta.
D’altronde inquieta vedere la clemenza di certe sentenze giudiziarie in cui un familiare ha ucciso un parente disabile, come nel processo d’appello per la madre francese che ha annegato la figlia gravemente disabile, e che era stata condannata a 3 anni con la condizionale. Il primo grado di giudizio era stato preso male da vari disabili che temono che passi l’idea che uccidere un grave disabile è meno grave che uccidere un' altra persona. NB: ai genitori era stato proposto di istituzionalizzare la figlia (di 26 anni ) ma avevano rifiutato, “temendo maltrattamenti”. E gli anni in appello sono diventati due, con la condizionale. Ovviamente va tutta la comprensione alla sofferenza di genitori che per anni combattono contro le difficoltà di seguire un figlio gravissimo. Ma non verrà interpretata questa sentenza come un’apertura all’abbandono del disabile? e non sarà un ulteriore via libera per gli Stati per disinteressarsi di chi è gravemente malato e delle loro famiglie?
Ricorderemo anche l’altro caso del marito che aveva ucciso la moglie con Alzheimer a fucilate e che ha avuto un solo anno con la condizionale, e il caso dei genitori che hanno portato in Svizzera il figlio verso il suicidio assistito e non sono stati neanche incriminati.
Comunque è vero che la disabilità è sempre meno sinonimo di persona, se vediamo come viene mal-curata la persona disabile, fermandosi alla sua disabilità e non riuscendo per un qualche blocco interessarsi della sua malattia. Ad esempio gli anziani depressi, rivela uno studio, non sono trattati a dovere. Solo il 10% viene mandato da uno specialista contro il 50% dei depressi più giovani. E sono tanti. Ci si stupisce che poi qualcuno chieda di morire? Ma anche le persone con ritardo mentale sono mal curate rispetto aglialtri, denuncia il Telegraph. E siccome va a chiedere il suicidio assistito gente che non è in fin di vita, ci domandiamo se un domani bloccare un suicida dal suo tentativo di farla finita, invece di un’opera meritoria e talora eroica, costituirà reato. I pompieri e la polizia stiano in guardia.
BIRRA A 5 ANNI
The five-year-old's guide to drinking safely
Il governo inglese vara delle linee-guida per i genitori su quanti alcolici possono bere i bambini dai 5 anni in su. Sì, avete letto bene: perché sotto i 5 anni è illlegale, ma dai 5 anni in poi il governo spiega quantità e qualità. E' il solito fenomeno della liberalizzazione quando un fenomeno si fa preoccupante: invece di bloccare gli eccessi col cervello e il cuore, si dà via libera: "basta che non disturbino" e "non si facciano male". La stessa cosa accade per la droga, per l'aborto, per le unioni omosex ecc. (siccome la gente lo fa allora legalizziamolo!). Le associazioni dei genitori sono inferocite.
Ma c'è un' altra riflessione: se sotto i 5 anni è vietato perché, almeno per i piccolissimi, ancora ci si rende conto che l'alcol fa male, perché nulla si dice per spiegare alle mamme incinte che bere alcol (e passarlo attraversando la placenta al feto, lo può danneggiare in modo disastroso? Già, perché? Ai piccoli è permesso, ai piccolissimi è vietato, ma a chi è ancora più piccolissimo (il feto) può arrivare senza problemi.
-->
8 gen 2009
LA PILLOLA DELLA MORTE
Aborto farmacologico a Parma. Uno su dieci non va a buon fine
“E’ molto importante che le donne sappiano che l’aborto farmacologico è un processo più impegnativo di quello chirurgico. Anche solo in termini di tempo e di ospedalizzazione. Chi sceglie l’ ABORTO tramite raschiamento viene in ospedale di mattina, subisce l’i ntervento in regime di day hospital e verso le due di pomeriggio può andare a casa. La somministrazione della Ru486 è invece un percorso a tappe, la donna deve venire in ospedale tre o anche quattro volte." "Il primo giorno la donna viene in ospedale e fa un’ecografia, vediamo se ci sono i criteri di inclusione perché l’aborto farmacologico è possibile solo entro il 49esimo giorno di gravidanza. Si fa l’anamnesi, si compilano certificati come il consenso informato e il trattamento dei dati personali. A questo punto, parte l’iter del servizio farmaceutico del Maggiore per far arrivare il farmaco da Parigi, visto che in Italia non è disponibile. Ci mette 3 o 4 giorni ad arrivare. La donna torna in ospedale, fa un prelievo di sangue e prende un confetto di mifepristone. Quindi torna a casa e aspetta due giorni: in questo lasso di tempo il farmaco dovrebbe interrompere la gravidanza. La donna torna all’ospedale dove le vengono somministrate due compresse di misoprostolo, un medicinale che favorisce le contrazioni dell’utero per l’espulsione di eventuale materia embrionale rimasta. Si rimane in osservazione tre ore, quindi dopo 14 giorni bisogna tornare in ospedale per verificare la completezza dell’interruzione di gravidanza e le condizioni di salute”.
Ora, quale è il vantaggio per le donne, per la salute... ?
-->
TEORIE E VERITA'
Teachers call for creationism lessons
In Inghilterra il 37% degli insegnanti di scienze pensa che il creazionismo debba essere insegnato nelle scuole e il 73% pensa che almeno se ne debba discutere. Questo dato mostra che bisogna ben capire cosa si intende per "creazionismo", dato che questo termine può andare da una pedissequa lettura della Bibbia all'ammissione di un "disegno intelligente", fino a vedere un tipo di evoluzione non più casuale ma stocastica nella vita sulla terra. Detto questo, capiamo bene che il dogma laico democriteo della vita nata per caso - e della materia eterna, degli atomi che non si sa da dove sono sbucati e che per caso si mescolano e danno vita - giustamente si chiama ancora "teoria" nelle scuole serie.
PS: avete mai notato che nella famosa immagine dell'uomo che si evolve dalla scimmia il compimento di questa evoluzione è solo e sempre il maschio-bianco? Non sentite qualcosa che stride alla base?
Rimandiamo per approfondimenti a tre libri:
Darwin bocciato in medicina
Contro Darwin e i suoi seguaci
La creazione della vita
-->