Stojan Adasevic, noto medico abortista serbo, che in 26 anni ha praticato personalmente, stando ai suoi calcoli, da 48000 a 62000 aborti (riusciva a fare fino a 35 aborti al giorno lavorando anche 9 ore di fila in sala operatoria) è oggi uno dei massimi esponenti del diritto alla vita nel suo Paese.
La sua storia è incredibile:
Quando era un giovane studente universitario di medicina, un giorno sentì discutere alcuni ginecologi di un caso di interruzione di gravidanza non riuscita, da loro praticata molti anni prima. Riguardava una dentista di una clinica vicina all'università, che si era rivolta a quei ginecologi per eliminare il bambino che portava in grembo; ma il bimbo nacque lo stesso. Quel bambino "nato lo stesso" era proprio lui, Stojan Adasevic. Decise, convinto dalla scuola marxista che l'aborto altro non era che una procedura medica come le altre, di dedicarsi quasi esculsivamente ad operare donne che volevano interrompere la gravidanza.
Divenne un medico famoso per la quantità di aborti che riusciva a praticare. Ma una notte di 26 anni fa, fece uno strano sogno: vide un campo pieno di bambini e di giovani che giocavano e ridevano; avevano dai 4 ai 24 anni, e scappavano da lui. Quando riuscì ad afferrarne uno, questi gridò: "aiuto! un assassino! salvatemi da questo assassino!". A quel punto, sempre in sogno, gli apparve uno che si presentò cone san Tommaso d'Aquino (che Stojan, educato in scuole comuniste, non aveva mai sentito nominare) e gli rivelò essere quei bambini e quei giovani "quelli che tu hai ucciso quando praticavi gli aborti". Scosso, ma non abbastanza da desistere dalla sua attività di medico assassino, un giorno, operando un aborto, estrasse dall'utero di una donna i pezzi di un feto: "la mano si muoveva ancora, il cuore pulsava". La donna in questione iniziò ad avere abbondanti perdite di sangue, la sua vita era in pericolo e per la prima volta in vita sua Stojan, ateo convinto, si ritrovò a pregare: "Signore, salva questa donna, non me!".
Fu esaudito. E quello divenne il suo ultimo aborto. Da allora si è dedicato alla difesa della vita umana e ancora oggi tiene conferenze e incontri per mostrare a tutti la tragedia dell'aborto.
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