14 gen 2009

OSSERVAZIONI SEMISERIE SULL'ATEISMO

Ho letto che una certa associazione denominata "associazione degli atei ed agnostici razionalisti" (o qualcosa del genere) ha tirato fuori molti soldi per fare pubblicità alle proprie idee atee. Hanno pagato perchè due autobus nella città di Genova portassero la scritta: "la cattiva notizia è che Dio non esiste, la buona notizia è che non ne hai bisogno".
Osservazioni semiserie:
1) userò la metafora di Gesù che raccomanda di non dare le perle ai porci. Dunque gli atei vogliono convincere noi tutti che siamo dei porci. E come ogni porco che si rispetti non abbiamo bisogno di Dio ma di ghiande e di eiaculare periodicamente. Noi cristiani, ebrei, mussulmani invece abbiamo una concezione dell'uomo un po' più alta. Sappiamo che valiamo tanto quanto siamo aperti alla trascendenza e all'infinito. Ma nel porcile questi forse sono argomenti inutili;
2) l'agnostico è colui che si arrende nella ricerca gnoseologica di Dio affermando che la ragione non può dimostrarne l'esistenza. Lo stesso Kant, agnostico, afferma che la metafisica non è una scienza salvo poi recuperare Dio in sede morale ("non posso dimostrare l'esistenza di Dio ma voglio che esista perchè ne ho bisogno"). In ogni modo l'agnostico non dice nulla di Dio, nè che esiste nè che non esiste. Allora questi fantomatici agnostici che pagano per affermare che Dio non esiste evidentemente non sanno nemmeno chi sono loro (figuriamoci se possono sapere che Dio non esiste);
3) io non posso dimostrare che Dio esiste ma nemmeno gli atei possono dimostrare che Dio NON esiste. Dunque il loro, come il mio, è un atteggiamento di fede. Hanno la religione dogmatica atea, ed in quanto dogmatici non usano la ragione;
4) guarda caso gli spot atei li fanno girare in Italia e non in Iraq o in Sudan. Ma forse perchè sono atei politicamente corretti o perchè sono un tantinello vigliacchetti;
5) gli atei hanno bisogno di acquistare spazi pubblicitari sull'autobus per esprimere le loro sciocchezze, mentre Dio parla di Sè e del Suo amore direttamente nel cuore dell'uomo che ascolta ed in ogni angolo dell'universo e della vita.
Cari lettori diffidate di questi ciarlatani che certamente vogliono solo spillarvi quattrini.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

per il punto 1 non credo affatto che essere atei o agnostici comporti una visione bassa dell'uomo; penso che una visione alta dell'uomo infatti non si traduca necessariamente in una visione metafisica o che comunque rimandi alla trascendenza
; sugli altri punti non si può che essere d'accordo credo,evidentemente queste persone non sono molto coerenti.
La cosa più deplorevole forse è il fatto che si è disposti a pagare pur di affermare le proprie idee...quando si sta parlando di convinzioni che riguardano l'individualità;
francesco 5b

Anonimo ha detto...

Caro professore,apprezzo sempre i suoi interventi,perchè sono fonte di discussione perenne.....ma la discussione in questo caso,non è riguardante questo specifico intervento,che posso o non posso condividere...in realtà la mia polemica è su cosa lei NON abbia inserito.
Lei ha sempre sostenuto la chiesa,e soprattutto ha sempre sostenuto PAPA BENEDETTO XVI.
Sono qui a scrivere,quindi,per aprire una discussione riguardo ciò che ha detto il rabbino capo di venezia....riporto tutto l'articolo,preso da "il giornale"(www.ilgiornale.it),e poi magari aspetto una sua risposta in merito.
"Roma - Viene dalla somma autorità del cattolicesimo, il Papa, la messa in discussione del dialogo con l’ebraismo. A sostenerlo, con parole pesanti come pietre, scritte nero su bianco in un intervento ospitato dalla rivista dei gesuiti, Popoli, è il rabbino capo di Venezia, Elia Enrico Richetti. Nell’intervento, nel quale si dà conto, a nome del Rabbinato d’Italia, dell’attuale crisi nei rapporti ebraico-cattolici in Italia, Richetti spiega che secondo Benedetto XVI "il dialogo è inutile perchè in ogni caso va testimoniata la superiorità della fede cristiana" e in tal modo si va verso "la cancellazione degli ultimi cinquant’anni di storia della Chiesa".

Il duro attacco dei rabbini "In quest’ottica, l’interruzione della collaborazione tra ebraismo italiano e Chiesa è la logica conseguenza del pensiero ecclesiastico espresso dalla sua somma autorità". E sì che l’intervento del rabbino è preceduto da poche righe in cui Popoli spiega: "Il primo passo per un dialogo autentico è mettersi in ascolto delle ragioni dell’altro". D’altro canto, oggetto dell’articolo è proprio la rinuncia ebraica alla partecipazione alla giornata dell’ebraismo che si celebra ogni anno il 17 gennaio. All’origine della crisi interreligiosa il ritorno della messa in latino secondo il messale di San Pio V nel quale si invoca la conversione degli ebrei alla verità cristiana. Una preghiera che in passato aveva peraltro una formulazione ingiuriosa, quella dei "perfidi giudei", poi modificata da Benedetto XVI nel liberalizzare l’antico rito. La scelta compiuta dall’assemblea dei rabbini d’Italia, si legge nell’intervento, "è la logica conseguenza di un momento particolare che sta vivendo il dialogo interconfessionale oggi, momento i cui segni hanno cominciato a manifestarsi quando il Papa, liberalizzando la messa in latino, ha indicato nel Messale tridentino il modulo da seguire".

La preghiera del Venerdì Santo "In quella formulazione - scrive il rabbino Richetti - nelle preghiere del Venerdì Santo è contenuta una preghiera che auspica la conversione degli ebrei alla verità della Chiesa e alla fede nel ruolo salvifico di Gesù". "A onor del vero, quella preghiera - prosegue il testo - che nella prima formulazione definiva gli ebrei 'perfidi', ossia 'fuori dalla fede' e ciechi, era già stata 'saltata' (ma mai abolita) da Giovanni XXIII. Benedetto XVI l’ha espurgata dai termini più offensivi e l’ha reintrodotta". Da questo momento in poi, afferma il rabbino, la parte ebraica si è presa una pausa di riflessione nel dialogo con la Chiesa cattolica e si è avviata una fase di contatti e tentativi di mediazione. "Purtroppo - afferma il rabbino capo di Venezia - i risultati si sono dimostrati deludenti. Si sono registrate reazioni 'offese' da parte di alte gerarchie vaticane: 'Come si permettono gli ebrei di giudicare in che modo un cristiano deve pregare? Forse che la Chiesa si permette di espungere dal rituale delle preghiere ebraiche alcune espressioni che possono essere interpretate come anticristiane?'". Ancora, si rileva che non è mai arrivata una risposta ufficiale della Conferenza episcopale italiana. Altri prelati hanno affermato, spiega Richetti, che "la speranza espressa dalla preghiera 'Pro Judaeis' è 'puramente escatologica', è una speranza relativa alla ’fine dei tempì e non invita a fare proselitismo attivo (peraltro già vietato da Paolo VI)".

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320688


valerio

Anonimo ha detto...

I credenti invece hanno bisogno della metafisica per apprezzare il mondo?
Senza ricorrere al sovrannaturale il mondo che vede le sembra solo "un porcile"?
Questa è la visione più sprezzante, volgare e triste del mondo e dell'essere umano che abbia mai letto o sentito.
E comunque neppure lei, a quanto pare, sa ben distinguere: l'essere umano, metafisica o meno, è ben più interessante del porco!

Andrea Romanelli

robertorubino ha detto...

Lo so bene che l'essere umano è ben più importante del porco. Lo grido da anni in questo mondo dove, al contrario, hanno ridotto, non io ma gli atei, l'essere umano come un porco ("riempiti la pancia e scopa con chi vuoi" questo è il loro motto ed è quello che ho riportato: mangiare le ghiande e eiaculare periodicamente. Loro lo chiamano: godersi la vita. Loro aspirano a diventare porci).
per valerio: il prossimo post affronterò l'interessante tema che hai proposto

Anonimo ha detto...

Io non credo proprio che ateismo e considerare l'uomo "un maiale" siano necessariamente correlate! Così come non credo che "riempirsi la pancia" (i pasti natalizi in tal senso la sanno lunga)o fare sesso a determinate condizioni, significhi essere dei maiali! (se non scherzando).
Però sono parzialmente d'accordo che effettivamente molte persone che si ritengono "atee" (tra quelle che ho conosciuto) non si rendono conto che certe regole, sulle quali si costruiscono poi sovrastrutture metafisiche, hanno un senso a livello pragmatico, e che quendi dovrebbero essere ben comprese prima di spararvi a zero.

Andrea R.

Anonimo ha detto...

C'è da dire che il cattolicesimo si pubblicizza in vari modi... Si vedano radio maria e le numerosissime emulazioni che invadono le frequenze con veemenza, nonchè Rai Uno che dedica l'intera mattinata domenicale alla messa.
Inoltre io, da ateo, aspiro sì a godermi la vita, ma la mia vita non è eiaculare periodicamente e trangugiare ghiande. Anzi, credo che sia il cattolico a essere emulo di atteggiamenti istintivi. Qualora la ragione non può spiegare alcuni fenomeni si crede che siano volontà divina. E' dalla notte dei tempi che l'uomo ha questo atteggiamento.

Red Joy

Anonimo ha detto...

Si vergogni,come si permette di giudicare gli atei o gli agnostici in questa spregevole maniera.Sono credente ,ma ho amici ed amiche atee o agnostiche ,persone morali,a volte più morali di noi credenti,persone con una grande capacità di amare di essere presenti ed utili nei confronti del prossimo.Sono un vero credente e mi confronto con serenità e reciproca stima nei confronti dei non credent.Professore chieda scusa per le sue parole offensive e volgari,nulla a che vedere con NOSTRO SIGNORE

robertorubino ha detto...

Ho solo usato una metafora, come ho scritto sul post.
Le mie parole non sono rivolte agli atei ed agli agnostici ma solo a coloro che vogliono ridurre l'uomo alla condizione di bestia. Sono loro che dovrebbero chiedere scusa a Dio e all'umanità.

Anonimo ha detto...

La metafora a tuo uso e consumo.Gesù disse:"non date le perle ai porci".Chi sono i porci?In una tua risposta dici "non io ,ma gli atei hanno ridotto l'essere umano come un porco.."riempiti la pancia e scopa con chi vuoi" questo è il loro motto.No questo è il tuo motto,non sono le parole di GESù, tu ti appropri per il tuo integralismo,meglio per giustificare le tue vergognose offese agli atei,delle parole di Gesù.Non c'è nessuna metafora,ma solo il tuo pensiero offensivo nei riguardi di persone che la pensano diversamente da te,ma ugualmente morali,ma nessuno può pensarla in un altro modo vero prof?

Anonimo ha detto...

anch'io credo che le parole del post siano troppo generiche,tanto da sembrare rivolte a tutti i non credenti,e dò ragione ad andrea e a chi si ritiene offeso;
comunque sia credo che si sia lanciato uno spunto importante riguardo all'ateismo e alla sua possibilità razionale...
francesco 5b

robertorubino ha detto...

Se gli atei si sentono offesi chiedo scusa loro.
Vi assicuro che la mia intenzione non era affatto quella di offenderli ma solo di denunciare quanto possa essere irrazionale ed antiumano l'ateismo.
evidentemente ho usato parole troppo forti anche se ho spevificato cxhe era solo una metafora ed erano considerazioni semiserie.

Anonimo ha detto...

L'ateismo non è né irrazionale e né tantomeno inumano ed è una posizione di tutto rispetto.
L'essere umano non ha bisogno di dio per capire di essere l'animale più intelligente e capace della terra. Così come non ha bisogno di dio per essere solidale, per provare emozioni e sentimenti importanti.
E se il restante mondo animale vi fa tanto ribrezzo da sentire il bisogno di prenderne così tanto le distanze, vi faccio notare che voi bevete, mangiate, urinate, defecate, dormite, amate, fate sesso quanto loro! Se volete essere così tanto "nobili" (masochisti?) non scagliatevi solo sul sesso ma prendetevela anche con gli altri bisogni fisiologici, SMETTETE DI MANGIARE E DI BERE! NON ANDATE PIù IN BAGNO! Solo allora non sarete più dei PORCI!

Andrea Romanelli