Perché il darwinismo è una teoria ma a scuola lo insegnano come dogma?
Teachers call for creationism lessons
Teachers call for creationism lessons
In Inghilterra il 37% degli insegnanti di scienze pensa che il creazionismo debba essere insegnato nelle scuole e il 73% pensa che almeno se ne debba discutere. Questo dato mostra che bisogna ben capire cosa si intende per "creazionismo", dato che questo termine può andare da una pedissequa lettura della Bibbia all'ammissione di un "disegno intelligente", fino a vedere un tipo di evoluzione non più casuale ma stocastica nella vita sulla terra. Detto questo, capiamo bene che il dogma laico democriteo della vita nata per caso - e della materia eterna, degli atomi che non si sa da dove sono sbucati e che per caso si mescolano e danno vita - giustamente si chiama ancora "teoria" nelle scuole serie.
PS: avete mai notato che nella famosa immagine dell'uomo che si evolve dalla scimmia il compimento di questa evoluzione è solo e sempre il maschio-bianco? Non sentite qualcosa che stride alla base?
Rimandiamo per approfondimenti a tre libri:
Darwin bocciato in medicina
Contro Darwin e i suoi seguaci
La creazione della vita
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11 commenti:
Già, così come nei film italiani sono quasi tutti italiani, in quelli giapponesi giapponesi e in quelli spagnoli spagnoli... così come nei libri di religione sono quasi tutti disegnati bianchi.. come i disegni dei bambini che fanno le persone bianche... TUTTI RAZZISTI!
Andrea R.
eh,si....
valerio
Beh certo gli atomi non possono essere eterni, li conosciamo! [sicuramente meglio di Dio] Però che esista un qualcosa che *crei* con la parola è decisamente più credibile.
Ma va va...
Ma mi faccia capire una cosa: lei mi sta forse negando il principio della sopravvivenza,l'ontogenesi e la filogenesi?
Perchè l'idea di un'intelligenza al di fuori della nostra testa e in forme diverse la posso anche concepire, ma negare i principi scoperti da Darwin, che sono più che evidenti, mi sembra piuttosto difficile.
Andrea Romanelli
Caro Andrea,
le ipotesi di Darwin non solo non sono scientifiche (come Darwin stesso ha scritto)ma sono state anche indiscutibilmente criticate dal mondo scientifico. E' proprio l'evidenza di cui tu parli a smentire Darwin, in particolare la sua ipotesi che l'evoluzione passa attraverso il caso.
"Ai cambiamenti dell'ambiente chi si adatta vive, chi non si adatta muore", mi pare evidente.
Se ho 4 cani della stessa razza, due maschi e due femmine, uno alto e uno basso per ogni sesso e se pongo il cibo ad un'altezza che solo i più alti ci arrivano, resteranno vivi solo i medesimi, che accoppiandosi tra loro daranno vita a figli quasi certamente alti. Se con una generazione si può osservare questo figuriamoci sul lunghissimo termine.
Il mio corso di laurea è incentrato sulla psicologia cognitivista e le neuroscienze ed è facile osservare come ogni processo neuro-cognitivo ha una chiara funzione adattiva.
Un esempio più banale è costituito dei peli che ci si drizzano in risposta al freddo, anche se ormai questi non scaldano più un bel niente. Se l'uomo fosse stato creato direttamente così com'è, questo meccanismo sarebbe da considerarsi a tutti gli effetti un difetto di frabbrica.
I ritrovamenti archeologici forniscono le evidenze dell'evoluzione.
Ma comunque non mi ha ancora risposto: che sia o meno come l'ha spiegata Darwin, lei crede o non crede all'evoluzione?
Andrea R.
Non avevo mai sentito l'urgenza di approfondire il tema perchè i principi fondamentali di Darwin sono fin troppo palesi e osservabili quotidianamente. Ma di fronte al suo intervento l'ho fatto per il solo aspetto meno osservabile: l'evoluzione, scoprendo che essa è considerata un fatto praticamente all'unanimità dalla comunità scientifica per lo stragrande numero di prove, che vanno dai resti archeologici, che mostrano che le specie che popolavano la terra sono diverse da quelle attuali , sono specifiche per ogni era e che le differenze dalle specie attuali crescono in un continuum andando indietro nel tempo, alla presenza degli organi vestigiali in numerose specie, uomo incluso, ovvero elementi dell' organismo perfettamente inutili ma presenti in altre specie con specifiche funzioni, e ancora dalle prove geografiche al medesimo codice genetico per tutte le specie.
Così come ho scoperto che c'è anche un'evoluzione osservabile nella terra costituita dai batteri, che resistono agli antibiotici grazie alle mutazioni genetiche favorevoli.
Le specie mutano, e anche questo è unanimemente condiviso, e l'ambiente seleziona, e questo non è neanche da mettere in discussione.
Insomma, al di là degli aspetti secondari, tuttora dibattuti, gli aspetti centrali dell'evoluzione sono un fatto per la comunità scientifica.
Di fronte ai fatti tuttavia c'è chi preferisce non guardare e continuare pur di non muoversi di un millimetro dalla propria posizione.
Riguardo poi alle teorie creazioniste (una microscopica minoranza degli scienziati), inclusa quella del disegno intelligente, non sono scientifiche perchè non possono essere verificate empiricamente e quindi se è bene studiarle, l'ora più appropriata è quella di filosofia.
Andrea R.
Mi dispiace ma sei nell'errore.
L'evoluzione è una cosa, il darwinismo è un'altra cosa. Che in natura ci sia una evoluzione negli esseri viventi è evidente.anche nella crescita e nella trasformazione del bambino l'ambiente è assolutamente condizionante. Ma che il mondo che conosciamo sia il frutto dell'evoluzionismo è un'altra cosa. Ad esempio l'occhio non può essere il frutto dell'evoluzionismo perchè o è così (e funziona)o non esiste. Non si è adattato e non ha gradualmente iniziato a funzionare (ciò è impossibile). Come l'occhio molti organismi che esistono devono essere nati esattamente così come li vediamo e non si possono essere evoluti. Se poi ci metti che Darwin afferma che l'evoluzione avviene a caso ecco che la teoria diventa ridicola (come è ridicolo affermare che l'uomo non nasce dall'uomo ma dalla scimmia).
In quanto al creazionismo concordo che non si tratta di teorie scientifiche ma di ipotesi filosofiche e metafisiche che però sono assolutamente ragionevoli anche se non dimostrabili.
caro Andrea sono la maestra in pensione ,sono stata per lungo tempo fuori dall'Italia,sono stata in Sudan.Solo adesso ho letto il tuo la "SALUTO CARAMENTE".Grazie caro anche io ti saluto caramente,sono stata felice per i tuoi saluti,auguro a te e alla tua famiglia un sereno anno,non è un saluto retorico ,è sentito perchè in te vedo una persona molto valida. CIAO LA MAESTRA .
Ma non sarà che si confonde la difficoltà nell'immaginarlo con l'impossibilità?
ORGANI VESTIGIALI
"...Nell'uomo
Plica semilunare, residuo della membrana nittitante che in altri mammiferi, negli uccelli, nei rettili e negli anfibi è molto più sviluppata e può essere distesa sull'occhio, a palpebra aperta, svolgendo una funzione di protezione e lubrificazione.la plica semilunare della congiuntiva dell'angolo interno dell'occhio, residuo della membrana nittitante
il coccige residuo della coda
l'organo vomeronasale attualmente scollegato dall'encefalo, in passato serviva ad avvertire i feromoni sprigionati da altri individui
tubercoli di Darwin (in una piccola percentuale della popolazione: residuo dell'articolazione grazie alla quale gli animali possono muovere e orientare i padiglioni auricolari)
l'appendice ciecale residuo di una parte ancestrale di intestino
il gene che codifica per l'enzima L-gulonolattone ossidasi: è presente nel genoma umano e degli animali superiori ma nell'uomo e nella cavia non codifica per nessun enzima. È definito pseudogene...".
Che ci sia un creatore o meno, che sia frutto di mutazioni genetiche casuali o non solo , tanto i ritrovamenti archeologici quanto la geologia, quanto persino le prove matematico-informatiche convergono e parlano chiaro sia sull' evoluzione dell'uomo, sia su quella delle altre specie. A fronte di queste evidenze ci sono piccole minoranze che preferiscono aggredire ogni scienza piuttosto che accettare un fatto.
"...Oggi la teoria di Darwin è in parte accettata dai teologi "evoluzionisti", pur non potendo essi accettare la totale casualità delle mutazioni genetiche che causano le speciazioni. Essi si rifanno al pensiero di Sant'Agostino d'Ippona, il quale effettivamente sostenne che Dio non ha creato il mondo nelle identiche condizioni in cui questo si trova attualmente. Secondo Sant'Agostino, infatti, Dio ha creato il mondo in una condizione più semplice e più rudimentale, fornito però di speciali capacità (dette "ragioni seminali") di svilupparsi ed evolversi nei modi in cui di fatto si è in seguito sviluppato e perfezionato..."
Ma cos'è che fa tanto paura dell'esser derivati dalla scimmia?
Ci fanno così ribrezzo gli altri animali?
Andrea Romanelli
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