9 mag 2008

ZOMBI DELLA VITA

Leggo, con il sorriso sulle labbra, alcuni interventi di risposta in cui si sottolinea con veemenza che il Papa non dovrebbe occuparsi di sessualità ma lasciare liberi gli uomini e le donne di fare ciò che vogliono.
Offro allora alcune riflessioni per il dibattito pubblico.
1) Il Papa non ha il potere di obbligare nessuno a fare alcunchè. Il Papa predica, come suo diritto e dovere, la Parola di Dio ed indica una strada di salvezza e di felicità per l'umanità intera (e non solo per i cristiani). Poi, ciascuno, nell'intimo del suo cuore e nella piena e necessaria libertà, sceglie cosa fare della propria vita.
2) Cosa predica il Papa? Non parla di leggi morali nè di regole di comportamento. Non mette divieti nè fa il fustigatore. Ci indica, ci suggerisce con amore, dove si trova la felicità a cui tutti aspiriamo leggittimamente.
Il consumismo, paradigma del nostro tempo, è vivere senza passato e senza futuro. Mancanza o rifiuto di radici e di memoria, mancanza o rifiuto di prospettive. Il passato sepolto da una cortina di nebbia, il futuro visto come un buco nero. Resta unicamente il presente. Sbiadito.
Ecco allora che in questo vuoto intervengono a gamba tesa i falsi profeti, gli inviati di Satana mascherati da professori, giornalisti, intellettuali, politici, che dicono: "la felicità è tutta nel presente. Godi finchè puoi e non pensare ad altro. Devi fare ciò che ti senti". E soprattutto in materia sessuale.
Insomma, bisogna riempire un vuoto esistenziale attraverso il CONSUMO del sesso, dei sentimenti, delle cose, degli affetti, dei valori naturali.
Ne deriva la banalizzazione radicale della vita, al dilà di ogni valore etico. In questo vuoto esistenziale esplode la nevrosi sessuale.
La vera malattia mortale che pervade la società europea contemporanea è l'indifferenza e il disinteresse a porsi la domanda sul senso della vita, più ancora che la mancanza di un senso.
In questa prospettiva interviene il Papa in materia di sessualità. Non per dare regole fredde e rigide, ma per salvare l'umanità dalla malattia mortale, per restituire un significato profondo e vero alla vita. Dunque la prospettiva è più alta.
La sessualità è il linguaggio dell'amore e della vita. E' dialogo silenzioso ma intensissimo di affetto, tenerezza, amore. In quanto linguaggio dell'amore e della vita, la sessualità è una delle forme più intense di comunicazione e di dialogo interpersonale.
Il Papa è preoccupato che il banalizzare la sessualità significa stravolgerne il significato più profondo, impoverirla, tradirla, significa insomma banalizzare l'uomo.
L'amore negli adolescenti è ancora troppo ingenuo e idealizzato. Non si ama la persona, si ama l'amore. Fare l'amore in questa fase significa donarsi a se stessi, cercare un appagamento interiore, illudendosi di donarsi all'altro. Dunque il sesso perde la sua capacità comunicativa più vera ma resta un "soliloquio".
L'apprendistato dell'amore ha bisogno ancora di tempo, di rinunce, di battere la testa nella durezza della realtà, di realistico controllo di sè, prima di sfociare nella profondità, unicità e definitività del fidanzamento e della scelta coniugale.
L'amore ha tre dimensioni:
a) DIMENSIONE BIOLOGICA: amore costruito sull'istinto
b) DIMENSIONE AFFETTIVO - SENTIMENTALE: aggiunge al puro e generico desiderio sessuale ("una vale l'altra") il legame personale. Ma è ancora una dimensione instabile ed illusoria ("tua per sempre") che segue il sentimento il quale come bandiera al vento muta, finisce, risorge e con esso si cambiano le coppie, i partners ecc. Anche molti adulti sono rimasti adolescenti nella capacità di amare (ed ecco spiegati tutti i divorzi e la difficoltà a mantenere stabile una relazione).
c) DIMENSIONE SPIRITUALE: non è più amare l'amore ma amare concretamente una persona con i suoi pregi e i suoi difetti superando l'egocentrismo adolescenziale nella gioia e nella donazione del far felice l'altro. E' questa la dimensione autenticamente umana in cui deve liberarsi la sessualità, che comunica realmente verso l'altro. E' questa la dimensione che il Papa indica a tutti gli innamorati. Crescere verso questo obiettivo per restituire senso alla vita e trovare la felicità, ma non quella usa e getta, ma quella che dura per sempre. I figli allora diventano l'incarnazione di questo progetto comune e la manifestazione di un autentico amore di coppia (che è tale solo se è aperto alla vita).
In una società in cui la sessualità è troppo spesso amputata delle sue diverse dimensioni e ridotta a "genitalità" avviene una dissociazione nei valori che la costituiscono: sesso, Eros e Agape.
L'ideologia del sesso facile degrada il valore della sessualità e fa della prestazione erotica il criterio di valutazione della virilità costringendo la donna al rango di puro strumento di consumo.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

E sul punto (1) non potrei essere più d'accordo, se solo il papa evitasse di fare propaganda anti-anticoncezionali.
Se vuole dire che il sesso non si deve fare perchè è male e deve essere fine SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALLA PROCREAZIONE(e ognuno è libero di pensarlo, io personalmente non ci riuscirei mai), è liberissimo di farlo, ma abbiamo già tanti problemi per quanto riguarda il contagio da malattie infettive. potrebbe ad esempio dire "il sesso è sbagliato prima del matrimonio, è la tentazione di satana,il seme è sacro e non va sprecato perchè è fonte di vita, evitate finchè potete, e se proprio non potete, almeno usate il preservativo".
Io personalmente la vedo così: ok consigliare di non fare qualcosa, però bisogna evitare di fare danni maggiori.
Per quanto riguarda il punto (2), ok, ci dà amorevoli suggerimenti su dove sia la felicità, su quant'è bello regalare ai poveri e fare come san francesco e quindi anche come nostro signore Gesù Cristo (però, me lo lasci dire, i paramenti d'oro, le sedie d'oro, E TUTTO QUANTO d'inutile oro c'è un pochetto stona... ok i patrimoni artistici del vaticano, quelli non li tocca nessuno, ma se rivendessero tutto quell'oro inutile sfamerebbero migliaia di bocche)... va bene, siamo d'accordo.
Per quanto riguarda il passato e le radici, ognuno è libero di osannarle o di sputarci sopra, il consumismo del sesso è indipendente da questo.
Io sono contro la prostituzione, ma come ho già detto in un altro intervento,LA LEGGE VA FATTA IN BASE AL MONDO CHE ABBIAMO INTORNO, NON IN BASE AL MONDO CHE VORREMMO: e quindi se si riaprissero le case chiuse si eviterebbe lo sfruttamento di povere ragazze e le loro infinite torture psicologiche e fisiche, la trasmissione di malattie e, paradossalmente, si creerebbero altri posti di lavoro regolari.
Il problema c'è, non si può far finta che non sia così, la prostituzione è il mestiere più antico del mondo, purtroppo.
Il consumismo dell'affetto e dei valori purtroppo c'è, sono d'accordo con lei, niente ha più valore ormai, ma il culto del passato credo c'entri poco, il valore va applicato nelle azioni che facciamo, non osannato in quelle che ha fatto qualcun altro.

Professore, adesso deve perdonare la mia sfacciataggine: io non so a quanti anni lei abbia fatto l'amore, e non so che ricordo lei abbia dell'adolescenza, ma le assicuro che qualsiasi concetto lei abbia di amore, esiste anche per chi ha l'età nostra.
è vero che molte ragazzine adesso la danno via a 12 anni, e i motivi sono tantissimi, ma da qui a dire che gli adolescenti sanno amare solo se stessi, mi scusi ma c'è di mezzo il mare.
QUALCHE ragazzina si rifugia nel sesso, QUALCHE ragazzo e qualche ragazza invece si amano, e fare l'amore è la celebrazione più bella che esista per tale sentimento.
Se l'amore poi finisce... pazienza. L'amore finisce anche dopo sposati (guardi quanti divorzi!). MA finchè saprò che ogni volta che faccio l'amore, lo faccio con la persona che amo, sarò convinta di essere nel giusto, matrimonio o non matrimonio, chiesa o non chiesa, papa o non papa.

Alessandra Brancone VC

Anonimo ha detto...

Ah, quasi dimenticavo...
Io sono credente, ma in Dio ci credo perchè lo sento dentro di me, sento la presenza in ogni cosa che faccio. Ma credo che il mio Dio non sia più quello della chiesa cattolica almeno dai tempi di Costantino il Grande.
O perlomeno, credo che parliamo dello stesso Dio, solo che io lo vedo in una chiave mooooolto diversa. Magari in qualche post più attinente approfondirò il discorso.

Alessandra Brancone V C

Anonimo ha detto...

Bravo abbiamo aperto un nuovo sito "Zombi,ecc".Le solite assurdità di un fanatico.Lei non sa scrivere così bene nonostante si definisca scrittore,lei ha copiato palesemente tutto ciò che ha scritto ,si capisce benissimo!Gli interventi sono molto migliorati,ne deve convenire.Alessandra una ragazza intelligente,preparata,non faziosa,può essere da stimolo ad un dibattito aperto e costruttivo,auguri a tutti e due.

Anonimo ha detto...

Per ciò che riguarda la prevenzione:
personalmente,come già le dissi una volta mi pare,io come lei non sono affatto d'accordo nel non ritenere un assassinio l'atto sessuale non volto alla procreazione in quanto sperpero di "vita in potenza".
Anch'io ci vedo poca differenza,seppure un poco ce n'è,nel causare la morte di un organismo vivente umano in uno stadio anteriore a quello più "classico",il "nostro".
Tuttavia sono nondimeno disposto ad accettare questa valenza dell'ato sessuale come tale,ritenendolo un'assassinio eppure essendo a favore di ciò.
Questo lede il diritto alla vita,si può obbiettare. Però siamo davvero sicuri che quesot diritto è il più importante? tante persone non sono passate sopra a questo diritto(certo,volontariamente) sacrificandosi per altri? e poi,se questo è il diritto alla vita,ovvero la costrizione alla limitazione di una vita altrui( perchè un bambino può rappresentare veramente un flagello sotto certi punti di vista per alcune madri e padri)siamo sicuri di volergli dare una tale importanza? io direi che si pò considerare vita un qulcosa di pieno,non di deperito,come potrebbe essere,con un esempio che ci interessa, quello di una madre in chissa quali condizioni economiche ecc. in seguito alla nascita del figlio.
Per il discorso della sessualità vissuta in senso cristiano,l'unica cosa che posso dire è che se non si è "chiamati da dio" ad aver fede in questa religione è davvero difficilissimo,se non forse impossibile,assumere una tale veduta della faccenda,dunque capisca il nostro dissentire: credo tuttavia da quei pochi rudumenti che ho di "cultura" religiosa che lei faccia comunque una buona azione nel provare a proporre questa veduta,e questo non è un giudizio.
Per i beni culturali del vaticano devo però fare un osservazione spassionata ad alessandra: ogni giorno che quelle opere sono lì ferme,causano la morte di molte persone che avrebbero potuto salvare con il loro valore. E qualcuno arriverebbe a dire che nessun opera "d'arte" vale una vita umana.
chiaramente nessuna parola sull'ultim'anonimo,non suscita nessun interesse.
Francesco 4B

Anonimo ha detto...

ah,tranne forse la determinazione nel premere ctrl+C e ctrl+V

comunque,per il resto,quoto in generale alessandra.
Francesco 4B

robertorubino ha detto...

i bestemmiatori sono destinati all'inferno ed in questo blog non hanno alcuno spazio. sono solo bestie sataniche! che hanno anche paura di firmarsi per non prendere delle gran sberle in faccia.

Anonimo ha detto...

Il bestemmiatore,mi fa ORRORE,bene ha fatto a cancellarlo,ovviamente,non credo fosse preda d satana(NON CREDO ESISTA),ma di alcool e droga.

robertorubino ha detto...

Cara Alessandra,
non ho affatto detto che gli adolescenti non amino. Anzi, so bene di quanto forte sia il sentimento degli adolescenti (forse anche più forte di quello degli adulti che sono troppo razionali). Ho detto però che questo forte sentimento che provano, credono di provarlo per l'altro ma in realtà amano solo l'amore, cioè amano amare. In questo senso è inconsapevolmente un sentimento rivolto a se stessi.

In riferimento alla funzione della legge...: non è vero che la legge va fatta in base al mondo che abbiamo. La legge va fatto in base al mondo che vorremo, un mondo il più perfetto possibile (anche se la perfezione umana non esiste).
Altrimenti accadrebbe che siccome esiste la pedofilia allora dobbiamo consentire ai pedofili di fare ciò che volgiono; oppure siccome i ragazzi si fanno le canne o si ubriacano lo dobbiamo consentire legalmente; oppure siccome spesso i ragazzi violentano le ragazze allora dobbiamo depenalizzare la violenza carnale. Se le leggi rispecchiassero il mondo come è sarebbe un disastro. Le leggi sono nate ed esistono proprio per modificare le storture del mondo!

Anonimo ha detto...

Io ho capito benissimo quello che lei aveva detto sugli adolescenti, e non sono d'accordo neanche un po', le motivazioni gliele ho già esposte.

Per quanto riguarda le leggi, io credo servano a regolamentare quello che esiste... lei farebbe mai una legge per regolamentare il volo degli asini? non credo... per il semplice fatto che è inutile, dato che gli asini non volano.
e se una legge regolamente qualcosa che non c'è, un mondo diverso da quello che è, a che serve?
la prostituzione è un reato perchè lei pensa che lo sia, e nemmeno io personalmente la condivido, ma nessuno può vietare a nessuno di vendere il proprio corpo nè di "comprare" quello altrui. e per fortuna, perchè anche quella è libertà.
La pedofilia e le violenze sono tutto un altro paio di maniche: in quel caso non tutte e due le persone sono in grado di intendere e di volere oppure non sono tutte e due consenzienti. e quindi questa è una cosa che non può essere concessa, perchè si calpesterebbe il diritto del più debole ad essere difeso.
Non credo che le cose siano paragonabili...

Alessandra Brancone V C

Anonimo ha detto...

Per come la vedo io, questa volta in linea generale non merita alcuna critica. Infatti nella definizione d'amore credo sia stato molto reale: terrei a precisare però, come credo volesse intendere Alessandra, che l'amore nei giovani non solo è forte, ma non è sempre e soltanto verso se stessi. Anche se alcuni non se ne accorgono e rimangono al punto 2, ci sono altri che diventano più maturi (sia chiaro che non parlo di me).
Inoltre credo fondamentale l'intento religioso di divulgare le proprie idee, tra l'altro giuste anche se per molti utopiche. Sinceramente non so se sia vero che il Papa intende semplicemente dire ciò che lei riferisce, ma mi fido in quanto ne sa sicuramente di più.
Vero è che potrebbe incentivare il preservativo per ridurre i danni, ma per lui sarebbe contraddittorio e oltretutto credo sarebbe anche inutile. Chi non ha intenzione di procreare usa il preservativo sia per questo che per le malattie, poco considera l'opinione del Papa.
Sinceramente però, Alessandra, il tirare fuori il discorso oro e soldi del papa in questo contesto mi sembra finalizzato solo al criticare, anche se lo condivido.

Damiano Ronca IV B

Anonimo ha detto...

Sì, Damiano, infatti era solo una critica, per evidenziare il contrasto, sai...
:P
Alessandra Brancone V C