Oggi la Chiesa commemora e celebra la festa del Corpo del Signore.
Qualche riflessione:
Le parole di Gesù sono chiare: "Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo... se non magiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo resusciterò nell'ultimo giorno." (Gv. 6, 51-58)
Non ci sono dubbi: essere cristiani significa mangiare il corpo di Gesù. E Dio ci ha fatto un dono immenso, ci ha offerto suo Figlio, il suo unico Figlio perchè ciascuno di noi, nonostante siamo cattivi, possa essere salvato. Possiamo non morire più. La morte è sconfitta. La vita per sempre ci attende.
Cosa dobbiamo fare? Mangiare il Corpo di Gesù.
E esiste un solo posto dove si può mangiare il corpo di Gesù: LA MESSA.
Sì, la messa non è nè più nè meno che una cena, una cena festosa. C'è la tavola con il mensale (altare) e c'è un piatto prelibato: Gesù stesso, corpo e sangue. Ma non i simboli di Gesù. Gesù stesso, vivo, in carne, sangue, peli, ossa. Il suo corpo reale, non la sua anima. Gesù nella sua materialità (atomi, molecole ecc.). E non è un cadavere ma un corpo vivo.
Durante ogni messa celebrata nel mondo avviene un miracolo pazzesco: ad un certo punto la gente porta del pane e del vino e li mette sulla tavola. Il celebrante alza le mani e le impone sul quel pane e su quel vino.
Scende allora lo Spirito Santo e trasforma la sostanza di quel pane e di quel vino che diventano realmente la materia, il corpo di Gesù di Nazaret (transustansanzione).
Dopo questo miracolo ognuno si avvicina e ne prende un pezzo, lo mette in bocca, lo ingoia. Ingoia Dio. Dio nello stomaco di ognuno di noi.
Che intimità assoluta! Che umiltà questo Dio che si lascia mangiare dagli uomini pur di restare con loro e trasformarli nell'amore, e salvarli per sempre.
La messa si chiama EUCARESTIA, che significa RENDERE GRAZIE.
Già perchè dovremmo davvero ringraziare Dio che ci ha dato l'opportunità di ripetere ogni giorno la messa che Gesù stesso ha celebrato per primo durante l'ultima cena (prima di essere ucciso e risorgere).
Eppure, mi capita spesso di sentire tanti, che dicono anche di essere cristiani, che non vanno messa perchè a loro non serve. Oppure quelli che vanno a messa solo per dovere, come per fare un piacere a Dio.
Roba da ridere, anzi da piangere.
Nessuno può dirsi cristiano se non va a messa e non mangia il corpo di Gesù.
Dovremmo essere impazienti della domenica per potere incontrare faccia a faccia la persona che diciamo di amare. E addirittura mangiarla, l'atto più materialmente unitivo che esiste.
No, noi diciamo di amarlo ma non vogliamo vederlo, non vogliamo sentirlo, ma vogliamo fare solo ciò che pare a noi.
Così accade che se le cose non vanno come diciamo noi è la chiesa che sbaglia.
Forse non amiamo Gesù, amiamo solo l'idea che ci siamo fatti di lui. Ed è un'idea che purtroppo rispecchia troppo il nostro io .
11 commenti:
Mi dispiace smentirla, ma l'ostia della domenica, dell'Eucarestia è soltanto e semplicemente una specie di pane, fatta (credo) con acqua, farina e un pò di lievito. E poi mi verrebbe in mente, dopo questo intervento, che i cristiani sono tutti cannibali mangiando il loro Dio, vivo, in carne ed ossa.
mi dispiace per te che non puoi gustare il cibo più buono che c'è
c'è un limite alla decenza
Credo che nel vangelo di Giovanni Gesù voglia intendere che chi farà proprie le parole e le azioni, che hanno caratterizzato Gesù stesso, sarà degno di risorgere a nuova vita. Questa è una mia interpretazione, ma d'altronde anche la sua è personale. Leggendo ciò che lei ha scritto, ho capito finalmente perchè per secoli ci hanno accusato di cannibalismo. Non credo che un processo chimico sia la cosa più profonda che c'è, se la mettiamo in questi termini credo sia più importante lo spirito santo (immateriale) che scende su di noi (per chi crede), rispetto all'ostia (materiale), più l'anima di Gesù Cristo che il suo corpo. Anche moltissimi filosofi e teologi mi danno ragione, sostenendo che la materia e soprattutto il nostro corpo sono sinonimi di peccato.
Ripeto, è una mia interpretazione. Ovviamente ciò che lei pensa non è nè sbagliato nè giusto, soltanto opinabile e soggettivo. In questi casi, credo sarebbe giusto che lei precisasse che è semplicemente il suo parere, altrimenti la riflessione avrebbe la pretesa di voler essere Verità di Fede.
Damiano Ronca
Precisazione:
quello che ho scritto sul post non è una mia interpretazione personale ma è una Verità di fede.
Quello che ho scritto io è ciò che ci dice la chiesa da sempre (Agostino, Tommaso e tutti i padri e teologi della storia).
E la chiesa lo dice perchè Gesù lo ha detto. Non solo.
Gesù ha istituito l'eucarestia durante l'ultima cena e lui stesso ha raccomandato tutti noi di continuare a farlo in memoria di Lui.
Dunque la tua, caro Damiano, è una interpretazione del tutto personale (anche se non capisco come puoi dalle parole di Gesù evincere quello che hai detto).
Il miracolo della transustansazione (il pane e il vino diventano corpo e sangue di Gesù)è una Verità di fede.
E' vero che la materia è fonte di peccato. Ma la potenza di Dio si manifesta proprio nel santificare la materia e renderla da fonte di peccato a fonte di salvezza.
L'accusa di cannibalismo sarebbe valida se mangiando il corpo di Gesù ne trarremmo solo nutrimento per il nostro corpo. Ma il valore e l'intenzione con cui ci comunichiamo (mangiamo Gesù)sono molto più alti e sono illuminati dalla fede.
Capisco che ciò è di difficile comprensione.
E' un mistero e come tale è arduo o forse inutile spiegarlo con categorie umane.
Il mistero va vissuto per poterlo penetrare.
L'incontro con Gesù non è una dottrina o un'ideologia più o meno convincente. E' una esperienza personale a cui invito tutti.
Gesù stesso ha detto ai suoi discepoli: vieni e seguimi.
"prendete e mangiatene tutti,questo è il mio corpo...fate questo in memoria di me".E' Gesù Cristo che ci ha detto di fare questo per la remissione dei peccati....E' questa la fede...essere sicuri che mangiando quel pezzo di ostia noi stiamo mangiando realmente il corpo di Cristo.
Stavolta quoto pienamente il suo intervento!
Valerio 5°F
Lei spiega che noi non siamo cannibali poichè il nostro mangiare Cristo non è finalizzato al mero nutrimento. Ebbene i cannibali africani spesso non mangiavano i loro nemici, ma semplicemente il cervello di questi, per aumentare il loro sapere. Anche loro non mangiavano l'altro per nutrirsi ma per 'qualcosa di più'. A questo punto, ammettendo le verità di fede da lei citate, mi piacerebbe che non negasse l'evidenza: siamo cannibali.
La mia interpretazione è facile e poichè non l'ha capita gliela spiego subito. Per me Gesù, dicendo che avremmo dovuto nutrirci del suo corpo e del suo sangue, si riferiva alle sue azioni (compiute dal corpo) e al suo spirito (il sangue). Ripeto è un'interpretazione, anche se tuttavia credo nella discesa dello Spirito Santo durante la comunione.
Rispondendo a Valerio, Gesù ha detto anche: 'Se volete essere miei discepoli, dovete odiare padre e madre.' Ovviamente è fuori discussione che il significato letterale di questa frase non è quello da prendere a riferimento. Ecco perchè ritengo che non tutte le sue parole siano da intendersi così come sono dette.
Damiano Ronca IV B
ok...allora damià...la messa nn serve a nulla....tanto....la comunione è inutile perchè quello è solo pane....il resto si può fare benissimo da soli....ci andiamo a confessare,facciamo 2 preghiere,un padre nostro,scambiamo la pace cn un nostro familiare ed ecco qua un bravo cattolico.....
valerio
Valerio, potrei risponderti che un buon cattolico non si vede nemmeno dall'assidua presenza a messa o da quanto egli ci creda. Ma sinceramente hai ragione, un buon cattolico deve credere alle verità di fede, andare a messa e agire bene. Non ti sto prendendo in giro, è vero quello che dici ci mancherebbe.
Io però ho tenuto a precisare che era il mio parere, e ciò che ritengo giusto. Io sono cristiano, spero un buon cristiano, ma non mi professo affatto cattolico. Non ho la fiducia che dovrei avere verso la Chiesa e le Verità di Fede. Per questo cerco più di essere una brava persona, che di essere un bravo cattolico.
Ti auguro di essere buon cattolico e buona persona, non intendevo dire che ciò che dite è sbagliato, ma soltanto che non è così sicuro oggettivamente: possono esistere diverse interpretazioni.
Damiano Ronca IV B
DAI smettiamola a fare i testimoni di geova!
sono meno cocciuti loro che ti vengono a bussare in casa dicendoti che ti portano il vero dio e la vera fede e la salvezza!
se volevo sentire la messa andavo in chiesa
che senso ha scrivere in un blog la spiegazione della messa?
queste sono cose che riguardano un manifesto o un opuscolo
in un blog si discute, su questo argomento non c'è nulla da discutere
colui che pensa
Bravo colui che pensa,hai detto quello che molti di noi pensano!
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